Oltre duemila ettari in fumo: il triste primato della provincia di Caserta
Caserta conquista un record drammatico, risultando la provincia campana con la maggiore superficie devastata dagli incendi nel 2024. A rivelarlo è il comandante regionale del Nucleo Forestale, generale Ciro Luongo. Nel corso dell’anno, in Campania si sono verificati 452 incendi, che hanno distrutto complessivamente 5927,32 ettari di territorio, un dato in crescita rispetto al 2023 a causa delle condizioni meteorologiche particolarmente sfavorevoli.
Il casertano registra 60 incendi: Sessa Aurunca il comune più colpito
In provincia di Caserta si sono verificati 60 incendi nel 2024, con il comune di Sessa Aurunca in cima alla triste classifica regionale per numero di roghi. Tra le aree protette, il Parco regionale dei Monti Picentini e la ZSC (Zona Speciale di Conservazione) di Monte Cesima hanno subito danni significativi.
Complessivamente, 168 roghi hanno interessato aree protette, di cui 80 solo nella provincia di Salerno. I carabinieri forestali hanno denunciato 38 presunti piromani e applicato 5 misure cautelari, intensificando i controlli sui divieti di abbruciamento e sugli obblighi di prevenzione. Sono stati contestati 422 illeciti amministrativi, per un totale di oltre 360mila euro di sanzioni.
Terra dei Fuochi: 65 attività sequestrate
La lotta contro i reati ambientali nella Terra dei Fuochi prosegue senza sosta. I carabinieri forestali hanno svolto 636 servizi di controllo, verificando 277 attività, di cui 65 sono state sequestrate. Sequestrati 106 mezzi, mentre sono stati contestati 132 illeciti amministrativi per un ammontare complessivo di 904mila euro di sanzioni.
Particolare attenzione è stata rivolta alle officine meccaniche e alle carrozzerie prive di autorizzazioni ambientali e senza tracciabilità dei rifiuti. Durante la campagna di controllo “autodemolitori”, 19 titolari sono stati denunciati e 5 aziende sequestrate per gravi violazioni ambientali.
Discariche abusive: scoperta una vasta area a Casaluce
L’attività di contrasto ai reati ambientali ha portato alla scoperta di tre discariche di rifiuti speciali tombate. Tra le più rilevanti, una a Casaluce di 45mila metri quadrati e una a Caivano di 4000 metri quadrati, contenenti anche rifiuti pericolosi.
Le indagini si sono avvalse di minitelecamere e fototrappole, fondamentali per individuare i responsabili di numerosi abbandoni di rifiuti, anche alle falde del Vesuvio.
Lotta senza sosta per tutelare l’ambiente
L’impegno del Nucleo Forestale dei Carabinieri si consolida sempre più nella prevenzione e nel contrasto agli incendi e ai reati ambientali. Il lavoro sul territorio rappresenta un presidio fondamentale per la salvaguardia di aree naturali preziose, spesso minacciate dall’incuria e dall’attività illecita dell’uomo.
Se vuoi, posso aggiungere un taglio più narrativo o inserire una dichiarazione di un protagonista.