Poco dopo le 15:50 di oggi, lunedì 10 febbraio, una scossa di terremoto di magnitudo 2.3 ha interessato i Campi Flegrei, con epicentro nella zona di Pozzuoli, in prossimità di Monte Nuovo. Sebbene la magnitudo sia stata lieve, la scossa è stata avvertita distintamente in diverse aree di Napoli, soprattutto nel quadrante occidentale: Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano e Pianura, tutte località vicine alla caldera flegrea.
Le scosse sono riconducibili al fenomeno del bradisismo flegreo, una caratteristica tipica della zona che provoca il sollevamento e abbassamento periodico del terreno. Questo lento processo geologico è noto per generare sciami sismici, come quello registrato lo scorso giovedì 6 febbraio, quando circa ottanta scosse consecutive hanno destato preoccupazione tra i residenti.
Solitamente, le scosse dell’area flegrea vengono registrate dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Nella rete flegrea, uno dei più sensibili è quello posizionato nei Campi della Solfatara (CSOB_HHZ), ma in questa occasione l’oscillazione più ampia è stata rilevata dal sismografo situato sul Monte Nuovo (CFMN_HHZ).
Il Monte Nuovo, che si erge nei pressi di Pozzuoli, è il risultato dell’ultima eruzione dei Campi Flegrei, avvenuta nel 1538. Oggi rappresenta uno dei simboli del vulcanismo flegreo, un territorio complesso e costantemente sorvegliato dagli esperti per la sua imprevedibilità.
Dopo un periodo di relativa calma, negli ultimi giorni si è verificata una ripresa delle scosse che ha riacceso l’attenzione degli abitanti della zona flegrea. Nonostante la consapevolezza diffusa del fenomeno bradisismico, la sequenza sismica in corso alimenta comprensibili timori. Gli esperti continuano a monitorare la situazione, confermando che il sollevamento del suolo prosegue, a testimonianza di un’attività ancora attiva e dinamica.
Le autorità invitano la popolazione a mantenere la calma e a seguire solo le comunicazioni ufficiali degli enti preposti per evitare il diffondersi di informazioni non verificate.