L’operazione che ha portato all’arresto di 17 persone a Isola di Capo Rizzuto ha rivelato nuovi dettagli inquietanti riguardo le dinamiche criminali in Calabria. In particolare, l’inchiesta ha svelato un’intesa tra la cosca locale e la camorra di Caivano, una collaborazione che sarebbe nata all’interno delle mura carcerarie grazie al boss ndranghetista Pasquale Manfredi.
Secondo quanto emerso, Manfredi avrebbe proposto ai suoi familiari di stringere un accordo con la cosca camorristica che controlla il Parco Verde di Caivano per il commercio del cocco sulle spiagge calabresi. La logistica dell’operazione sarebbe stata affidata a Luigi Masciari, il quale avrebbe messo a disposizione un capannone per stoccare e lavorare i cocchi, destinato ad essere utilizzato dalle quattro famiglie napoletane coinvolte nella distribuzione del frutto.
L’intesa criminale svelata dimostra ancora una volta l’estensione e la forza delle alleanze tra le organizzazioni mafiose, anche in contesti apparentemente lontani dai tradizionali settori illegali.