“Mi ha quasi buttata giù dal belvedere”, racconta Gaia. Ma quel terribile episodio non è stato che l’ultimo di una lunga catena di violenze. Il suo ex compagno è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, e per il giudice la sua posizione è tanto chiara quanto grave: deve restare in carcere.
La giovane donna aveva già vissuto l’inferno molto prima di quell’aggressione a Pozzuoli. Quando era al quarto mese di gravidanza, l’uomo avrebbe tentato di strangolarla. Non si è fermato neanche dopo la nascita del bambino: l’ha colpita anche mentre teneva il neonato in braccio. Gaia, in quell’occasione, è riuscita a riprendere l’accaduto con il telefono.
A incastrare l’aggressore, oltre alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona del belvedere, ci sono anche le dichiarazioni di diversi testimoni, che hanno confermato i dettagli dell’episodio. Il giudice Leda Rossetti ha evidenziato anche come le giustificazioni dell’uomo siano risultate incompatibili con le condizioni fisiche della ragazza, che presentava evidenti lividi sul volto.
Ancora in fuga gli altri due uomini che avrebbero partecipato all’aggressione insieme all’ex compagno di Gaia. Le indagini proseguono.