Afragola. Due questioni importanti in citta’, ma la politica locale fa orecchie da mercanti

Una cosa è certa, le vicende della movida violenta con due distinti episodi solo in un quartiere, quello sulla Statale Sannitica, piu’ la questione delle orge in pubblico nella zona Ikea non sviluppano nessun dibattito pubblico, nonostante le 3 notizie prodotte da noi abbiamo avuto un fortissimo riscontro mediatico.

Tranne un comunicato stampa del PD locale ,nella persona del segretario Pasquale Rosario Iazzetta, sulla questione Movida violenta, nulla è successo. Tra l’altro il PD non ha rappresentanti in consiglio comunale.

Il prossimo fine settimana gli adolescenti aggrediti in zona movida torneranno ad uscire e i genitori passeranno tutto il tempo, fino al loro rientro, con il S.S. Rosario in mano, a sperare che nulla accada. Ci è capitato anche di sentire che alcuni genitori, lasciano i loro figli nel quartiere e poi restano nascosti in auto nei paraggi per controllare che nulla di brutto accada ai loro figli. 

Uno dei due episodi ha visto il “bullo codardo” denunciato e si è scoperto che è stato gia denunciato altre 3 volte per reati simili. Il giorno dopo era allo stesso posto dove erano accaduti fatti violenti causati da lui. Certo tutto questo non è rassicurante.

In Zona Ikea, nonostante anche qualche controllo sporadico, si continua dalla mattina alla sera a praticare sesso in gruppo dietro gli alberi. Ikea, dobbiamo dire, in questi giorni ha provveduto anche a tagliare l’erba nell’area interessata dalle orge omosessuali, ma il via vai continua.

Il Sindaco e i consiglieri comunali, deputati dai cittadini a governare o a fare opposizione non si sono espressi ne tanto meno ci risulta che abbiano segnalato alle Istituzioni superiori la necessita’ di controlli delle aree interessate.

Ovviamente parliamo di maggioranza ed opposizione che continuano a produrre informazione, anche se importante, ma che riguarda piu’ la politica nazionale. Insomma siete stati deputati a governare, a migliorare con la vostra azione la qualita’ della vita dei nostri territori.

“Facciamo qualcosa, altrimenti dimettetevi e lasciate che altri, magari piu’ volenterosi possano portare in campo un’azione piu’ incisiva”.