L’Iran può attaccare gli Stati Uniti: cosa cambia adesso?

di Daniela Devecchi    

Sembra uno di quei thriller politici, ma è realtà: secondo alcuni analisti, l’Iran potrebbe reagire in modo diretto contro gli Usa se Washington supererà le “linee rosse” ‒ e l’ha anche detto chiaro alle Nazioni Unite. Non ci sono mezze misure, insomma. 

In effetti non è curioso che si sia arrivati a questo punto, con le truppe americane ormai iper-allertate in Medio Oriente? Da Kuwait a Bahrein, passando per Qatar ed Emirati Arabi, sono decine di migliaia di soldati pronti allo scatto nel caso in cui Teheran decidesse di colpire 

Chi potrebbe finire nel mirino? Le guardie rivoluzionarie iraniane parlano chiaro: obiettivo basi Usa, con droni e missili. Non è fantascienza: in passato hanno già colpito in Iraq, serie di attacchi ben organizzati, come quello del 2020 contro la base di AlAsad. 

 

L’America dovrà difendersi? 

Ma la difesa americana è sofisticata, vero? Certo, sistemi antiaerei avanzati e radar da mille milioni di dollari. Ma la domanda resta: reggerebbero un’accumulazione massiccia di droni autonomi o sciami di missili lanciati all’unisono? Sì, la risposta è no. Hamas e Hezbollah forse oggi sono più deboli, ma l’Iran può contare su arsenali balistici importanti, anche se non ha una forza aerea pesante al momento. 

E poi, chi non ricorda l’attacco Usa ai siti nucleari iraniani del 22 giugno? È stato un segnale preciso: bombardieri B2 Spirit e missili Tomahawk hanno colpito i centri principali come Fordow, Natanz ed Esfahan. È il primo intervento militare diretto Usa nella guerra che ruota intorno al dossier nucleare e al conflitto Israele–Iran. Una mossa che evidentemente non ha solo un valore tecnico, ma anche strategico: far capire che se superi la soglia, arriva la risposta. 

Insomma: lo scenario è teso, ma non è da film, ma davvero pensavamo che la stabilità in Medio Oriente potesse durare all’infinito? Se persino le ambasciate stanno evacuando personale, non è un dettaglio: significa che si avverte il rischio, come se si guardasse il cielo aspettando un segnale. 

 

I possibili scenari futuri 

Cosa potrebbe succedere adesso? 

  1. Attacchi limitati, con Analisi e contromisure architettate da entrambe le parti. 
  1. Ritorsioni via proxy: Iran usa i suoi alleati (Houthi, milizie sciite) per colpire senza esporsi direttamente. 
  1. Escalation diretta se gli Usa interverranno pesantemente contro Teheran. 

Eppure, non c’è fatalismo. Gli Usa hanno già chiarito che risponderanno con forza, “molto superiore” a qualsiasi attacco subiscano . Ma quando si gioca con quest’equilibrio, basta un piccolo errore per rischiare di far saltare tutto.