Con Mario Biondi al via Festival delle Ville Vesuviane Dal 4 luglio viaggio tra storia e arte nel Miglio d’Oro

Sarà la voce inconfondibile e vellutata di Mario Biondi, il prossimo 4 luglio, ad aprire ufficialmente la XXXVI edizione del Festival delle Ville Vesuviane, una delle rassegne culturali più longeve e suggestive del panorama campano, dedicata al fascino immortale delle dimore storiche del Miglio d’Oro. Dopo la conferenza stampa tenutasi a Villa Campolieto, autentico simbolo di questo patrimonio architettonico e paesaggistico, si è rinnovato il patto tra artisti, istituzioni e cittadini per custodire e valorizzare la memoria viva di questi luoghi. Guidato dal direttore artistico Bruno Tabacchini, dal presidente della Fondazione Ente Ville Vesuviane Gennaro Miranda, dal direttore generale Roberto Chianese e dal Consiglio di Gestione, il festival di quest’anno si presenta con il titolo evocativo “L’età del Miglio d’Oro – Radici e Identità”.

Un tema che, come ha sottolineato il presidente Miranda, “non celebra soltanto la bellezza delle ville, ma le storie che racchiudono, gli echi di civiltà, passioni e memorie che le attraversano come fili invisibili. Il festival è un ponte tra passato e presente, un atto d’amore per la nostra terra e per la sua cultura, che non smette mai di rigenerarsi attraverso l’arte”. E proprio all’insegna di questa rinascita culturale si snoda un ricco cartellone che abbraccia musica, teatro, danza e parola, ospitato in luoghi-simbolo come Villa Campolieto, Villa Vannucchi, Villa Bruno, Villa Mascolo, Palazzo Vallelonga e Palazzo Bisignano. Dopo l’inaugurazione del 4 luglio con Mario Biondi in concerto, il 5 luglio sarà la volta della prima nazionale del “Neapolitan Hamlet Suite”, originale riscrittura dell’Amleto in lingua napoletana firmata da Antonio Piccolo, con le musiche dal vivo di Roberto De Simone.

Il 6 luglio si sdoppia con un omaggio alla maschera e al genio di Antonio Petito in “Infinito Petito” con Roberto Capasso, e con la suggestione coreografica del teatro-danza in “Kiss me Kate” a cura della Compagnia “Il Balletto del Centro”. Il 9 luglio, torna la grande tragedia classica con “Edipo Re”, per la regia di Luca De Fusco, interpretato da Lazzaretti e Mandracchia, mentre in contemporanea a Villa Vannucchi si celebra la musica del Sud con la “Pino Daniele Opera”, diretta dal maestro Paolo Raffone. Il giorno successivo, 10 luglio, vedrà la replica dell'”Edipo Re” e, in parallelo, l’ironico e fantasioso “Pierino e il lupo” reinventato in chiave jazz da Francesco Paolantoni. L’11 luglio sarà dedicato alla parola antica e moderna di Massimo Andrei con il suo intenso “Cunt atto”, mentre il 12 luglio il jazz incontra il pop nella voce di Simona Molinari, accompagnata dall’Orchestra della Magna Grecia.

Il 13 luglio, ancora “Infinito Petito”, questa volta con Riccardo Citro, e la danza poetica di “Che suonno”. Il 15 luglio, il festival entra nel cuore della riflessione culturale con “Il fuoco di Pound”, testo di Roberto Russo con la regia di Fabrizio Bancale, interpretato da Gigi Savoia, Francesco Maria Cordella e Graziano Purgante. Il giorno successivo, 16 luglio, spazio alla provocazione futurista di “Spariamo!” di Corrado Veneziano, con la partecipazione straordinaria di Francesca Barbi Marinetti, nipote del fondatore del futurismo.

Il 17 luglio si accenderà con il “Concerto delle Due Sicilie” con Trampetti, Antico e Romano, seguito il 18 luglio da “NeaCo'”, progetto musicale che fonde tradizione e innovazione napoletana. Il 19 luglio sarà la volta di Ciro Sciallo, mentre il 20 luglio chiuderanno la settimana ancora Petito e la danza con il “Gran Galà” della compagnia Almatanz. Il 22 luglio l’attore Pako Loffredo, affiancato da Ingrid Sansone e Giorgio Pinto, darà voce a “Nessuno”, riflessione sull’identità e sull’oblio. Il 23 luglio, Cloris Brosca e Gianni De Feo saranno protagonisti de “La rosa non ci ama”, dramma musicale sulla figura di Carlo Gesualdo, ancora su testo di Roberto Russo.

Il 24 luglio si dividerà tra il monologo storico di Massimo Andrei su Lucia Migliaccio, con Antonella Romano, e l’eleganza musicale di Roberto Colella accompagnato dagli “Ondanueve Strings”. Il 25 luglio sarà il giorno dell’omaggio a Camilleri, con “Il canto del mare”, firmato da Maurizio De Giovanni e interpretato da Rosaria De Cicco, Marco Zurzolo, Paolo Cresta, Marianita Carfora ed Enzo Grimaldi. Gran finale il 26 luglio con la voce iconica di Peppe Barra, seguito, il 27 luglio, da una doppia chiusura all’insegna della napoletanità: la commedia “‘Na campagnata ‘e tre disperate”, diretta da Riccardo Citro, e l’attesissima prima nazionale de “Il sogno di Pulcinella” della Compagnia Nazionale di Balletto, con le coreografie di Luigi Martelletta. La scimmietta afragola