Cimmino con la sua solita pacatezza sottolinea come siano strumentali le accuse del Presidente del Consiglio e della minoranza. Lascia la porta aperta a chi vuole lavorare per il bene della citta’ ma soprattutto accusa di mancanza di dignita’ politica chi votato dalla maggioranza cerca di frenare e strumentalizzare le nostre azioni.
Abbiamo incontrato il Sindaco della citta’ di Grumo Nevano, Umberto Cimmino, nella sua stanza al primo piano a margine di un incontro con alcuni uomini della maggioranza. L’incontro chiesto dalla nostra redazione aveva l’obiettivo di strappare al sindaco considerazioni sulle tante polemiche di questi giorni sulla “famosa” riunione della maggioranza con alcuni tecnici per abbozzare un percorso per il PUC, il Piano Urbanistico Comunale.
Cimmino ci ha ricevuti ed ha spiegato le sue ragioni in una lunga chiacchierata con il nostro direttore Maurizio Cerbone. Visibilmente infastidito a ripercorrere le polemiche, strumentali secondo lui, sulla cacciata di membri dell’opposizione e del Presidente del Consiglio dalla riunione del 24 giugno.
“Erano ampiamete informati che era una riunione riservata esclusivamente alla maggioranza, la loro venuta conferma ancora una volta la volonta’ di fare ostruzionismo”. Queste le parole del “Prefetto di Ferro”, così lo chiamano in molti, per il suo passato da Commissario incaricato dalla Prefettura a guidare Comuni difficili come quello di Giugliano e non solo, dopo scioglimenti.
Abbiamo raccolto molte sue dichiarazioni che in sintesi vi riportiamo, a cominciare da dove nasce la riunione della maggioranza
“La riunione tecnica con la dottoressa Terracciano e l’architetto Visconti era programmata da tempo, si doveva tenere gia’ lo scorso 11 giugno, poi spostata al 24 giugno per impegni della Terracciano”.
Chi sono i tecnici? La dottoressa Terracciano consulente esterna, incaricata dalle precedenti amministrazioni, in particolare dall’ex Sindaco Gainco Di Bernardo, mentre l’architetto Visconti interno all’amministrazione. Tutto era rimasto congelato negli anni per le note vicende delle amministrazioni sciolte anzitempo.
“In questi mesi ho provveduto a prendere possesso del mio mandato, capire quali erano le risorse comunali in termini economici e di personale, rimettere in moto una macchina amministrativa dopo aver rimosso anche gli ostacoli che ne frenavano o condizionavano l’azione”.
Si è partiti con la convocazione di questo primo incontro preliminare per capire quale percorso innescare per poi arrivare alla presentazione di un piano\proposta alla citta’ ed al consiglio comunale.
“Sono stato sempre aperto a chi vuole collaborare alla presentazione di proposte migliorative per la citta’, è con questo spirito inizialmente che volevo allargare alla partecipazione. Cosa mi ha frenato? La consapevolezza della volonta’ ostruttiva già dimostrata dalla minoranza, ma anche parti della maggioranza, come I Progressisti, mi hanno costretto a prendere le distanze da questa mia volonta’, comunicandolo anzitempo alle parti”.
“La polemica costruita sulla riunione del 24 giugno è strumentale e conferma che le opposizioni sono solo pronte a fare ostruzionismo su tutto. Lo dimostrano i comunicati stampa prodotti e la stampa locale politicizzata che si sono mosse all’unisono raccontando un film gia’ visto in questi anni, che è stato l’artefice della mancata continuita’ amministrativa e della perdita di tempo per questa citta’, che necessita un recupero rapido conseguenza della serieta’ e della professionalita’ che riusciremo a mettere in campo noi della maggioranza, perchè la citta’ ha dato a noi questo mandatyo, loro le elezioni le hanno perse, spetta a noi governare ed abbiamo intenzione di farlo a prescindere dal loro ostruzionismo cieco”.
In conclusione il sindaco precisa: “L’ho detto spesso anche in consiglio comunale che avrei messo a disposizione di tutte le forze politiche di buona volonta’ tutti i documenti necessari ad analizzare quello che faremo, senza strumentalizzazioni e senza riserve mentali. Questa politica da marciapiede deve avere una conclusione, ma sicuramente non scalfisce minimamente la mia intenzione di lavorare al servizio alla citta’”. Certo sentirmi accusato di calpestare la democrazia perchè ad una riunione nella mia stanza scelgo chi ha il diritto di parteciapre mi sembra assurdo, soprattutto da chi votato da questa maggioranza ricopre una carica, che a questo punto per dignita’ politica dovrebbe rimettere al consiglio, sarebbe il minimo.