Un nuovo capitolo giudiziario travolge Mario De Michele, giornalista originario di Cesa e figura già nota alle cronache giudiziarie. De Michele è stato arrestato in flagranza di reato nel pomeriggio di ieri (30 giugno) dai carabinieri della Compagnia di Marcianise con l’accusa di estorsione. Secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato sorpreso mentre intascava alcune migliaia di euro in contanti (pare 6mila euro).
L’arresto è arrivato al termine di un’indagine coordinata dalla Procura di Napoli Nord, in particolare dal pubblico ministero Maria Carmen Quaranta. Decisiva la denuncia presentata dall’ex sindaco di Orta di Atella ed ex consigliere regionale Angelo Brancaccio, destinatario delle presunte richieste estorsive. Dopo il fermo, De Michele è stato condotto nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il nome del giornalista non è nuovo alle cronache.
Tra il 2019 e il 2020 denunciò di essere stato vittima di gravi atti intimidatori: colpi d’arma da fuoco contro la sua auto e la sua abitazione. Un caso che scosse l’opinione pubblica e che portò all’attivazione di un protocollo di protezione da parte della Prefettura di Caserta. Tuttavia, le successive indagini ribaltarono completamente il quadro: quegli attentati erano stati simulati. Fu lo stesso De Michele a inscenarli, utilizzando una pistola Glock 9×21 di sua proprietà.
Per quei fatti, nel 2022 patteggiò una condanna a 3 anni e 10 mesi per simulazione di reato, falso, calunnia e porto abusivo di arma da fuoco. La vicenda si concluse con una confessione pubblica, affidata a un editoriale sul suo giornale “Campania Notizie” (poi rinominato “Italia Notizie”), in cui ammise le proprie colpe e chiese scusa alla magistratura e alle forze dell’ordine, spiegando di aver agito in un momento di forte fragilità personale. La storia fece il giro dei media nazionali, venendo raccontata anche da “Le Iene”.