Fico e Conte, liste pulite e legalità non negoziabili ‘Selezione con codice deontologico’. Manfredi, “Napoli al centro”

La selezione dei candidati usando il codice etico “è una prospettiva che non è nulla di nuovo per noi del M5S. Quando siamo in gioco, vogliamo sempre che i candidati rispondano a un codice deontologico. Lo facciamo dappertutto”. Giuseppe Conte delinea così a Napoli il solco nel quale il suo partito intende muoversi nella formazione delle liste a sostegno di Roberto Fico in Campania. Parole forti a Città della Scienza, in un auditorium pieno per Idia, il forum sull’intelligenza artificiale organizzato proprio dal M5S. Dopo la prima giornata in cui si è parlato di tecnologia, il convegno passa alla politica con Conte che sottolinea come la trasparenza dei candidati verrà definita “anche sulla base di un comitato che guardi gli aspetti importanti, i principi di legalità, di etica pubblica, che per noi sono dei valori non negoziabili”. Lo ascolta bene Roberto Fico che conferma: “è chiaro che quando si fa il carico pendente, il casellario giudiziale, vedremo che cosa ci sarà e vedremo anche casi che studieremo.

L’inchiesta della Corte dei Conti sui politici? Non ho letto ancora le carte, ma se ci sono delle colpe avranno un peso”, promette puntualizzando: “meno saranno i partiti politici e le liste che presentano casi che possano essere spinosi, e meglio sarà. Noi abbiamo una responsabilità collettiva come classe politica di fare un percorso di prudenza verso l’elettorato, che va rispettato”. Ragionamento condiviso anche da Gaetano Manfredi che ha definito l’incontro di ieri con il leader M5S “molto positivo. E’ chiaro che dobbiamo costruire una nuova visione della Regione – guarda poi in avanti – dove ci deve essere un giusto equilibrio tra i territori con un ruolo importante della città di Napoli che deve farsi carico di tutta la regione”.

Ma i bisogni non sono solo di Napoli, sono anche quelli dei cittadini che vivono periodi difficili. Il Governo, accusa Conte, vive con “la massima distrazione” ciò che riguarda “le fasce più fragili della popolazione”. E’ allora necessario “capire come il mondo sta cambiando”, interviene Fico, e fare in modo “che non porti danni alle persone più deboli: tutti – spiega – devono essere compresi e tutelati”. E allora “dobbiamo lavorare sulle disuguaglianze, ;c;he nella nostra Regione sono ;ancora tante, con molte persone e famiglie sotto la soglia di povertà. Questa situazione si aggredisce ;c;reando percorsi formativi importanti; e cercando un patto nuovo con le imprese del territorio, dove al business corrisponda anche un valore sociale;”. Un progetto ambizioso che però potrebbe trovare in Vincenzo De Luca qualche ostacolo.

Minimizza però Conte: le avversità del governatore uscente, spiega infatti il leader pentastellato, sono figlie “di qualche scoria della passata legislatura, quando il Movimento 5 Stelle, essendo all’opposizione, si è battuto, anche duramente, per obiettivi strategici che ci stanno a cuore. Rispetto a qualche stilettata, che abbiamo messo nel conto – conclude – si guarda alla sostanza di quel che stiamo facendo. E la sostanza è che il Movimento 5 Stelle, con Roberto Fico, sì è assunto la responsabilità di guidare questo processo politico”.