NAPOLI – Ennesimo episodio di violenza lungo l’Asse Mediano, dove un 30enne è stato brutalmente aggredito e ridotto in fin di vita da quattro uomini armati di mazze di ferro, solo per rubargli l’auto e un orologio di scarso valore. La vittima, fidanzato della figlia di un cittadino napoletano trasferitosi in Francia, stava percorrendo il tratto in zona Marigliano quando è stata intercettata dai malviventi.
L’agguato e la violenza cieca
Secondo una prima ricostruzione, il giovane è stato affiancato da due scooter con a bordo quattro individui che gli hanno intimato di consegnare l’auto. Per evitare il furto, ha gettato le chiavi lontano, scatenando la reazione dei rapinatori.
L’uomo è stato circondato e colpito ripetutamente con mazze e calci, finendo a terra in una pozza di sangue.
Soccorsi dai passanti, i sanitari del 118 lo hanno trasportato d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove è tuttora ricoverato. Il bilancio medico parla di frattura al polso, che richiederà un intervento chirurgico, gravi contusioni, ematomi al volto e numerose ferite alle braccia e alle gambe suturate con diversi punti.
Il 30enne ha già sportato denuncia al drappello di Polizia presente all’interno del nosocomio.
L’appello del padre: “Lasciare Napoli per sopravvivere”
La segnalazione dell’aggressione è stata inviata al deputato Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra) dal padre della ragazza, residente in Francia. Le sue parole sono un grido di dolore:
“Quanto accaduto al fidanzato di mia figlia non è solo un dramma personale, ma la prova che lasciare Napoli non è una scelta lavorativa, bensì di sopravvivenza. Andare via è ormai una necessità per vivere in modo civile”.
Borrelli: “Serve una risposta durissima contro la criminalità”
Durissima la reazione del parlamentare:
“Siamo invasi da una feccia criminale che bastona a sangue e lascia in fin di vita un uomo per un’auto o un orologio di pochi euro. Questi delinquenti sono pronti ad ammazzare per niente”.
Borrelli chiede un rafforzamento dei controlli lungo l’Asse Mediano e nelle principali arterie della provincia di Napoli, proponendo l’impiego di agenti in borghese per contrastare la microcriminalità sempre più violenta.
Emergenza sicurezza in provincia
L’episodio riaccende l’allarme sulla sicurezza nel napoletano, dove rapine e aggressioni sulle strade sono in preoccupante aumento. Le forze dell’ordine stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona per identificare i responsabili del brutale pestaggio.