NAPOLI – Nonostante il primo posto in classifica dopo nove giornate e un bottino di 21 punti su 27, in casa Napoli cresce la preoccupazione per l’emergenza infortuni che, da inizio stagione, sta mettendo alla prova la rosa di Antonio Conte.
Una lunga lista di infortunati
Il primo a fermarsi è stato Romelu Lukaku, vittima ad agosto, durante l’amichevole con l’Olympiacos, di una lesione di alto grado al retto femorale sinistro. L’attaccante belga, ancora ai box, è atteso a Napoli per la fase finale del recupero.
Subito dopo, lo stop di Amir Rrahmani, colonna della difesa, fermo dal 6 settembre per lesione del bicipite femorale destro. Il kosovaro è tornato tra i convocati e punta a rimettere minuti nelle gambe contro il Como.
A centrocampo preoccupa l’assenza di Stanislav Lobotka, fuori dalla gara contro il Genoa per una lesione all’adduttore destro. Il rientro completo dello slovacco è previsto dopo la pausa di metà novembre.
Più grave l’infortunio di Alex Meret, che ha riportato la frattura del metatarso del piede destro: i tempi di recupero stimati sono di circa tre mesi.
Infine, la tegola Kevin De Bruyne: il belga, dopo il rigore calciato contro l’Inter lo scorso 25 ottobre, ha riportato una lesione di alto grado al bicipite femorale destro. Operato ad Anversa, dovrà restare fermo a tempo indeterminato.
Affaticamenti e recuperi
Agli infortuni si aggiungono i problemi muscolari di Højlund e McTominay, rientrati acciaccati dagli impegni con le nazionali. Il danese ha saltato tre gare, lo scozzese solo una.
In via di recupero anche Alessandro Buongiorno, fermatosi a settembre e pronto a rientrare stabilmente in difesa.
Conte tra rotazioni e gestione
Il doppio impegno settimanale tra campionato e coppe costringe Conte a gestire con attenzione le forze disponibili, alternando i titolari e riducendo i rischi.
Finora il Napoli ha reagito con carattere, ma il tecnico leccese sa bene che per restare ai vertici servirà recuperare al più presto i suoi uomini chiave.









