Caserta e Napoli, operazione antimafia: sequestrato terreno da 500.000 euro

CASERTA/NAPOLI – I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione questa mattina a un’ordinanza di misura cautelare personale e reale, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Le misure riguardano tre persone (una in carcere e due agli arresti domiciliari), gravemente indiziate di concorso in riciclaggio e autoriciclaggio aggravati dal metodo mafioso.

L’indagine, condotta tra il 2024 e il 2025, ha permesso di accertare come gli indagati – tra cui il fratello di un noto esponente del clan dei Casalesi – abbiano impiegato, trasferito e sostituito denaro e beni provenienti dalle attività illecite della consorteria, attraverso operazioni idonee a ostacolarne l’identificazione.

Dall’attività investigativa è emerso che un esponente di vertice del clan, prima della sua cattura e soggetto a numerosi provvedimenti giudiziari e alla confisca di beni, aveva acquistato un ampio terreno con fabbricato rurale, intestandolo fittiziamente al venditore e, successivamente, al figlio. Il fratello dell’indagato gestiva i beni intestati fittiziamente a terzi, assicurando così una rendita per il sostentamento del familiare detenuto e dei suoi familiari.

Il terreno e il fabbricato rurale, il cui valore è stimato in 500.000 euro, sono stati sottoposti a sequestro preventivo.

Si ricorda che i provvedimenti eseguiti si inseriscono nel quadro delle indagini preliminari e che i destinatari delle misure sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.