Fabbricavano abiti di un nota griffe le oltre 50 persone scoperte dagli agenti del commissariato di Polizia di Giugliano, diretti dal primo dirigente Pietro Paolo Auriemma. Nell’opificio a Sant’Arpino, gestito da un 40enne del Bangladesh, oltre a 25 stranieri vi lavoravano anche 8 italiani. Nel locale di 600 metri quadri, c’erano una quarantina di postazioni con macchine da cucire oltre ad altre attrezzature. Oltre 500 i capi griffati pronti per essere immessi sul mercato. A mettere in atto il blitz una trentina di poliziotti insieme ai militari della guardia di finanza. Almeno una decina gli stranieri che sono stati portati presso l’Ufficio Stranieri del commissariato di polizia di Giugliano per essere controllati perchè non erano in regola coi documenti. Elevate sanzioni per migliaia di euro.
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