Questa volta il nostro articolo inizierà da una località lontana da quelle che menzioniamo di solito.
Ci troviamo a Padova, in Veneto.
E, anche questa volta, c’è un napoletano coinvolto nella vicenda.

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Una donna di cinquantacinque anni si è recata nell’ufficio dei Carabinieri di Selvazzano per indagare su un’insolita questione.
Due anni prima, la donna aveva ricevuto in eredità la somma di 38800 euro.
Dopo aver tenuto la cifra da parte per un po’, di recente aveva deciso di incassare il vaglia postale.

Tutto normale, fino a quando non ha scoperto che, il vaglia contenente la sua eredità, era stato incassato due anni prima da un totale sconosciuto.

Dalle indagini, si è scoperto che la cifra è stata incassata da un tale M.L, residente a Villarricca.
Il napoletano era riuscito a clonare il cedolino e ad appropriarsi di tutta la somma di denaro.
In queste ultime ore, a suo carico è stata formulata una denuncia per truffa.

Adesso gli inquirenti si chiedono come sia riuscito a clonare il vaglia della signora veneta.
Per clonarlo, è necessario disporre di tutti i dati che vi sono riportati.
È forse coinvolto qualcuno che ha accesso ai database delle Poste?