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Cardito, Omicidio del piccolo Giuseppe. La sorellina: “Toni mi ha messo sotto il rubinetto, voleva affogarmi”

Continua il processo riguardante l’omicidio del piccolo Giuseppe Dorice a Cardito.

Interrogata la psichiatra infantile Carmelina Falco, che ha riferito le parole della sorellina di Giuseppe, dopo la visita il 29 Gennaio scorso al Santobono, in una audizione in ambiente protetto e videoregistrata.

“Papà Toni mi ha messo sotto il rubinetto tenendomi la bocca aperta, mi voleva affogareavrebbe confessato la piccola Noemi, “Ho visto Giuseppe sul divano, non riusciva a parlare, aveva gli occhi un pò aperti e un pò chiusi. Gli ho detto respira“.

La psichiatra ha aggiunto: “Per difendersi aveva creato una strategia: fingeva di svenire. Una strategia che aveva suggerito anche a Giuseppe e a noi, che la stavamo aiutando, in quanto ci riteneva in pericolo”.

La piccola poi avrebbe riferito che la madre non li avrebbe mai difesi fisicamente ma avrebbe avuto una sola reazione verbale: “Basta, li stai uccidendo”.

In generale la donna, racconta la psichiatra in aula, “ha riportato solo atteggiamenti disinteressati, mai ha difeso fisicamente i bambini”.

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