CALL CENTER

Rubavano dati sensibili per venderli ai call center: nei guai anche un caivanese

Il mese scorso, precisamente il 26 giugno, 2020, è stata portata a termine una importantissima operazione da parte della polizia postale, dal titolo DATA ROOM. Un sistema di vendita infedele di dati sensibili di clienti, in questo caso TIM, da parte di alcuni dipendenti infedeli a titolari di call center, il tutto a danno della stessa azienda e della privacy dei clienti, una vendita di dati per sottrarre clienti all’azienda e far fare contratti per altre aziende di cui i call center avevano la commessa.

I soggetti coinvolti sono tutti del napoletano, Raffaele G. C. di Caivano e uno e di Santa Maria Capua Vetere, uno dei titolari di call center coinvolto pare abbia anche una sede ad Aversa.

Il Riesame di Roma ha disposto la revoca delle misure cautelari emesse nell’ambito dell’inchiesta della polizia postale accogliendo l’istanza dell’avvocato, nel contesto è stata sollevata anche la questione di competenza territoriale. In quanto i reati sarebbero stati commessi nella zona del napoletano, è stato chiesto il trasferimento degli atti.

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