Ceramica Opera Caivano

Ragazzi di Caivano trovano il riscatto alla Ceramica Opera

SAN FELICE. Una dozzina di ragazzi di Caivano, residenti nel Parco Verde, vivono, oggigiorno, una nuova vita lavorando nella Ceramica Opera del polo industriale di San Felice e Camposanto.

Tutto ebbe inizio quando Eugenio Gagliardelli, insieme al fratello Edmondo, nel 2018 erano alla ricerca di giovani padroni delle nuove tecnologie, ma le scuole emiliane e quelle modenesi non diedero alcuna risposta positiva. Allora, si misero alla ricerca negli istituti romani e napoletani, ma anche da lì non ebbe alcun referto positivo.

La svolta arrivò il 30 ottobre 2018, quando Eugenio Gagliardelli, vide il reportage “Come figli miei” dove si parlava della prof. Eugenia Carfora, preside dell’Istituto Tecnico Industriale “Morano” di Caivano, ubicato nel Parco Verde, che ogni giorno andava a prendere per strada i ragazzi che marinavano la scuola e li riportava in aula.

Cosicché Gagliardelli chiamò la preside e le chiese dei ragazzi. Il giorno dopo Eugenia Carfora gli inviò una mail con scritto i nomi di una squadra di ragazzi, studenti, che volevano fuggire da Caivano per dimostrare il loro valore.

Due settimane dopo, i ragazzi caivanesi arrivarono alla stazione di San Felice e subito si misero all’opera.

“Oggi l’azienda sta uscendo dal piano di ristrutturazione e rilancio varato nel 2003 quando, con mio fratello, decisi di rilevarla e cercare di salvare i posti di lavoro. Oggi abbiamo 210 dipendenti, un fatturato di 55 milioni di euro, un export che viaggia sul 75%, produciamo gres porcellanato, abbiamo preso altri capannoni accanto la sede, ma soprattutto abbiamo un nucleo di giovani di poco più di vent’anni che rappresenta il cuore e il futuro generazionale del personale aziendale. E sono tutti di Caivano. Prelevati dall’Istituto Morano delle prof. Carfora. Questi ragazzi hanno una sete di rivincita, di conquistarsi una nuova vita che il loro futuro è garantito”, ha dichiarato l’imprenditore.

Foto-gazzettadimodena