Autotrasportatori sul piede di guerra per il green pass.

Dopo gli atti brutali dei neofascisti a Roma distruggendo la sede della CGIL, Draghi ha convocato i segretari generali di  CIGL, CISL E UIL ( Landini, Sbarra e Bombardieri) alle ore 9:30 a Palazzo Chigi. Gli autotrasportatori, così, sapranno dalla vertenza il loro destino.

La discussione riguarderà il green pass, ancora una volta sotto accusa dai lavoratori che, senza di esso non possono produrre. Una discussione per quanto riguarda i luoghi di lavoro mettendoli in sicurezza a pieno titolo del green pass.

Si evince molta tensione all’interno del paese e, i camionisti dal porto di Trieste, hanno deciso di fermarsi se il governo toglierá il green pass.

“L’unica apertura che possono avere nei nostri confronti è togliere il Green pass“, ha avvertito il portavoce dei portuali di Trieste, Stefano Puzzer, parlando con l’Huffington Post, “il blocco di venerdì è confermato e ci saranno sorprese perché non si fermerà solo il porto di Trieste, quasi tutti i porti si fermeranno. Stasera ne avremo conferma”.

A Palermo danno notizia che i prezzi dei Tamponi, gli autotrasportatori non li pagheranno e li vorranno gratis.

A Gioia Turo e a Livorno, urgono i tamponi gratis e l’Autorità portuale ha avuto una richiesta Dalla CIGL. Non possono essere garantiti e a questo punto bisogna chiederli alle società per cui si lavora.

Nei porti pugliesi e campani dove c’è stato un alto tasso di immunizzazione, protestare é un deterrente. Anche a Venezia e Civitavecchia non dovrebbero avere problemi. Il Presidente di Federlogistica Luigi Merlo, attacca il governo e afferma che non conosce minimamente l’importanza dei porti.

Anche i sindacati Confederali non approvano e Fedriga, afferma, che si rischia Un danno enorme e che si possa arrivare ad una soluzione. Nel Trevigiano venerdì ci saranno 8 ore di sciopero, quando per recarsi a lavoro si dovrà esibire il green pass.