Casoria. “Sopraelevata” circumvallazione esterna: i residenti si affidano a S. Gennaro e al corno rosso.

doppio senso casoriaPilastri marci alla sopraelevata della circumvallazione esterna. I cittadini temono la tragedia

di Daniela Devecchi – Uno dei pilastri che sostiene la superstrada che da Casoria porta ai comuni limitrofi, sarebbe in condizioni di degrado. Lo denunciano i cittadini e passanti tutti, il palo che sorregge l’enorme peso in cemento, è fradicio per le continue infiltrazioni d’acqua. I liquami hanno eroso il sostegno in pietra e ferro tanto da lasciare allo scoperto i perni ormai quasi arrugginiti che si trovano al suo interno. E’ così da oltre cinque anni e mai nessun perito sarebbe giunto sul posto per effettuare un qualche rilievo o verificare effettivamente se la struttura è pericolante oppure no. Certamente con un palo “scoperto e in quelle condizioni, abitare sotto una superstrada non è il massimo per i residenti che spesso, di notte soprattutto, sobbalzano a causa dei rumori e delle sollecitazioni provenienti dalla sopraelevata. Ricordiamolo dal ponte che sovrasta il doppio senso, circolano anche mezzi pesanti o carichi di materiale, se uno dei piloni che la sorreggono mostra “segni di sgretolamento”, è un fatto da non trascurare dato che dalle segnalazioni al pericolo reale, in genere, passa davvero poco tempo. Da tempo i cittadini lamentano che a Casoria, si interviene soltanto dopo che è avvenuta la tragedia e che fino al momento del disastro, come si suol dire a Napoli si “tira a campà”… Ma data la pericolosità della cosa, sarebbe davvero opportuno quantomeno verificare se la colonna cederà oppure no. Forse ci vorrà davvero tempo prima che il sostegno possa dare reali segnali di cedimento, ma in mancanza di ispezioni nessuna teoria può essere confutata. La situazione per ora non sarebbe tanto da “prendere alla leggera”, occorrerebbe un monitoraggio della circumvallazione, quantomeno verificare che le infiltrazioni di acqua piovana non abbiano causato danni anche agli altri pilastri che sorreggono la sopraelevata. Certo si dovrebbero fare molte cose, ma nessuno tra la presente o le precedenti amministrazioni sarebbe giunto sulla strada per vedere se effettivamente occorre intervenire in maniera incisiva oppure no. Così giorno dopo giorno tra i casoriani che transitano dinanzi alla zona, tra l’altro pullulante di esercizi commerciali, qualcuno ha già il tipico “corno rosso tra le mani” o la croce stretta al collo. Di sicuro ci si è resi conto del pericolo ed è così che i passanti, ormai sfiduciati in merito a un eventuale intervento preventivo da parte dei vertici del comune, si comportano quando passano per l’area incriminata. Qualcuno addirittura, in merito alla cosa, ha così esordito: “Se davvero succedesse qualcosa almeno, raccomandiamo l’anima a San Gennaro”.