Che domenica bestiale!

di Pasquale Diana

È domenica, una domenica italiana, uggiosa, un po’ grigia ma pur sempre una domenica, festiva e tradizionalista, forse.

ALL’IMPROVVISO CICLISMOMANIA

A Torino la sorpresa non è il il tempo cupo bensì la prima pagina del quotidiano sportivo per antonomasia, quella testata giornalistica che anche in pieno Agosto, quando i più sono presi da tuffi e tintarella, ti piazza al centro pagina un utopico acquisto per i bianconeri locali. Oggi invece rende onore all’eroe italiano del ciclismo, rubando la scena alla squadra campione d’Italia, reduce da una non brillante prestazione nell’anticipo di campionato.
Un must che crolla da queste parti, un cambio non previsto letto in modo ipocrita dai malpensanti. Un repentino stravolgimento di sport, la rivincita di quel ciclismo che per anni ha conquistato il podio giornalistico soltanto per i casi di doping e cronaca nera. Oggi grazie a Nibali, campione vero, in collaborazione con la redazione di Tuttosport, si riprende copertura e visibilità nell’edicole della Mole Antonelliana.
Un lavoro all’italiana alla fine, niente di nuovo, la raccolta di polvere sotto il tappeto, tanto prima o poi gli ospiti andranno via e pazienza se a qualcuno viene il dubbio vedendo il mucchietto in rialzo. Fatto sta che pur dedicando un misero trafiletto alle gesta juventine di ieri sera, la notizia non è passata inosservata. Anzi.

UMORI DAL FRONTE

Stesso meteo a Ferrara, diverso l’umore. Si parla di miracolo nel territorio emiliano dopo il punto strappato alla Juventus e allora via a salumi eccellenti, cappelletti o tagliatelle fresche e vino rosso per festeggiare l’inaspettato evento. Succede anche questo nell’italico stivale. Succede che una provinciale non rinunci a giocare una partita proibitiva, che a viso aperto affronti la prima della classe riportando umiltà, speranza e passione nel gioco più bello al mondo. Magari in uno strano rompicapo di parole ricordi agli avversari di turno che la Spal non sarà il Real ma in campo undici contro undici vende cara la pelle a chiunque, così come il vero calcio vuole. La nuova Lourdes calcistica si sveglia così in una domenica qualsiasi, regalando all’Italia intera una lezione sportiva e civile; al popolo napoletano una speranza.

CAMPIONATO RIAPERTO?

Perché chi lo aveva chiuso? Non si possono vincere tutte, trenta punti sono tanti. Non offendiamo la matematica, ne avevamo parlato solo qualche giorno fa. A Napoli la pioggia odierna non infastidisce, passa in secondo piano. I fedeli gioiscono della cortesia spallina e si proiettano al match serale contro i fratelli genoani, quasi certi di ridurre il distacco con la prima. Gli scettici, quelli scesi dal carro per intenderci, oggi corrono al botteghino per rimediare in tempo alla malafede, cercando il biglietto per poter risalire. Un fiorino, detta alla Troisi, basterà per riaverli a bordo?
Prematuro dirlo, la prova del posticipo è importante. Serve un San Paolo gremito ed una squadra matura che dimostri realmente, non tanto le capacità fuori dubbio, ma la giusta mentalità nel farsi trovare pronta nei momenti decisivi. L’Italia intera si appresta a vivere questa giornata decisiva di metà marzo. Qualcuno ancora pesante sullo stomaco, altri affamati e non ancora sazi, in una domenica che pare avere un sapore diverso.