Se non cambiavamo il piano rifiuti sarebbero stati realizzati altri due impianti a Giugliano e Napoli Est. Ora si lavori per evitare un ritorno al passato.
“Il grido di dolore del sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, che data l’inizio del declino del suo territorio con la scelta di localizzare nella sua città il termovalorizzatore dovrebbe far riflettere quanti stanno impedendo che si chiuda il ciclo dei rifiuti che abbiamo ipotizzato quando abbiamo escluso inceneritori e discariche dal nostro piano regionale”.
Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e il portavoce regionale Vincenzo Peretti, ricordando che “è grazie all’accordo politico ed elettorale stretto con il presidente De Luca che la Campania ha cambiato pagina, abbandonando inceneritori e discariche e puntando su raccolta differenziata e riciclaggio”.
“Se non ci fosse stato questo cambiamento, ora staremmo parlando di almeno altri due termovalorizzatori come quello di Acerra, uno a Giugliano e uno nella zona orientale di Napoli, perché questi erano i programmi che abbiamo trovato” hanno aggiunto i Verdi sottolineando che “per poter mantenere fede al piano regionale approvato, però, è necessario chiudere il ciclo dei rifiuti con gli impianti di biocompostaggio e accelerando ancor di più sulla raccolta differenziata dove abbiamo già raggiunto risultati eccezionali”.
“Migliorare di più la percentuale di rifiuti che mandiamo a riciclare che, su base regionale, ha superato il 50%, perfezionando quindi la raccolta differenziata, potrebbe permetterci anche di ridurre il lavoro del termovalorizzatore di Acerra” hanno concluso i Verdi.