Il frastuono della verità: la ‘Ndrangheta mette nel mirino il collega Federico Ruffo

La verità è una e indissolubile. Anche se infossata ha buone orecchie per sentire e occhi grandi per guardare. Puoi redimerla, coprirla, ma non seppellirla. Perché la verità ha sempre ha sempre una soluzione in più, l’alternativa che alla fine le consente di arrivare a galla, pronta per essere pescata da chi ha ancora il coraggio di apprezzarne il valore. Trasparenza, limpidezza, accuratezza nei dettagli, il ligio senso del dovere. Non è bastato nulla di tutto questo per evitare a Federico Ruffo – cronista di Report e autore del servizio sulla morte di Raffaello Bucci, ex dipendente della Juventus, e sui rapporti tra tifoseria bianconera e criminalità organizzata –  l’attentato nella sua abitazione. Il coraggio della denuncia e le indagini effettuate sono al di sopra di ogni apprezzamento. Chi sposa la legalità, la giustizia e il senso del dovere, non può che essere solidale con Federico Ruffo per quanto accadutogli.

L’omertà è un passaggio a vuoto, un limite passivo, un’offesa per l’intera umanità. Per i tanti uno scudo protettivo, una campana di vetro per la propria incolumità. Salvaguardarsi, darsi vanto per la conquista della quiete ottenuta. Il rischio percorre il suo tragitto sotto braccio al pericolo, sullo stesso filo del rasoio. C’è chi sa gestirlo, chi crede si saperlo tenere a bada. E poi c’è chi se ne sbatte altamente, perché ritiene che la verità debba necessariamente emergere, specie per chi dell’abuso di potere ne ha fatto uno stile di vita. Ci sono ancora persone che credono nella libertà di espressione senza magheggi ed omissioni. Federico Ruffo continuerà la sua vita di sempre, sin da domani, con la speranza che la sua notorietà non venga ricordata negli annali per in Tentato Attentato ma per l’immenso lavoro che ha fornito a Procure e magistrati. C’è ancora voglia di combattere, di non arrendersi dinanzi al conformismo. Se il frastuono della verità riesce ancora ad abbattere il muro della paura vuol dire che c’è ancora vita, c’è ancora speranza.