Il degrado è la spiacevole realtà di Grumo Nevano

Il degrado della cittadina di Grumo Nevano è ai minimi storici. Le motivazioni vanno forse ricercate nell’instabilità delle amministrazioni comunali e nella discutibile gestione avvenuta in questi ultimi anni. Gli indizi non mancano, dal 2010 ad oggi si sono avvicendati ben 8 sindaci alla guida di questo comune, con annesso clamore dell’ultimo predecessore. Infatti, il 10 luglio 2018, il Prefetto di Napoli, Carmela Pagano, avviò procedura di scioglimento del consiglio comunale e, per motivi di grave e urgente necessità, sospese il consiglio comunale nominando commissario prefettizio il viceprefetto vicario della Prefettura Utg di Napoli, Demetrio Martino, incaricandolo della provvisoria gestione dell’Ente. Il dottor Martino successe all’ex sindaco Pietro Chiacchio, il quale è agli arresti domiciliari dall’ottobre 2017, con l’accusa di: corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio, falso e favoreggiamento personale. Un’ordinanza di custodia cautelare che fu notificata dalla Guardia di Finanza di Giugliano ed emessa dalla Procura di Napoli Nord. Stesso provvedimento eseguito per il vigile urbano, Antonio Pascale, addetto al settore Ambiente-Ecologia del Comune.
In carcere andò un assistente della Polizia penitenziaria che svolgeva attività di vigilanza al tribunale di Napoli Nord, artefice della fuga di notizie sulle indagini che riguardavano alcune gare d’appalto bandite dal Comune grumese. Il procedimento giudiziario, come emerse, nonostante fosse coperto da segreto istruttorio era noto al sindaco e al vigile urbano; tanto che, nel maggio 2017 , i finanzieri trovarono nell’auto del vigile un appunto cartaceo su cui erano riportati dati informativi riguardanti l’inchiesta e anche il nominativo del magistrato titolare dell’indagine.

RISCHIO EPIDEMIOLOGICO

Nonostante le numerose denunce presentate durante questi anni, le tematiche dell’ambiente e della sicurezza sono ancora irrisolte. Problematica presente sull’intero paese ma che trova il suo apice primario in via Filippo Turati. Il rischio epidemiologico riguarda il problema dei rifiuti, l’area assegnata per la raccolta differenziata non è più munita dei container botola che presidiavano la zona, con la stessa che è ormai diventata una vera e propria discarica.

Ma a far temere gli abitanti è un piccolo giardino abbandonato adiacente al deposito dei rifiuti, diventato un vero e proprio terreno di coltura per topi. 

Gli stessi ratti, attirati dall’acre odore dovuti alla giacenza degli stessi rifiuti, fuoriescono dal suddetto campo e si nutrono dei residui organici incustoditi, né tanto meno recintati. Il rischio ambientale è notevolmente alto, anche perché lo scempio che si sta manifestando ha avuto origine nel 2015, sotto la gestione del sindaco Vincenzo Brasiello, e che ancora oggi non ha trovato soluzione.

RISCHIO SICUREZZA

Sempre nel 2018, due eventi hanno segnato i suddetti civici di via Turati: un violento nubifragio e un incidente stradale. Il primo rilevò notevoli disagi per il dissesto stradale causato dalla caduta di calcinacci dei condomini sottostanti. Area che fu circoscritta ma non sgombrata perché non ritenuta pericolosa per l’incolumità cittadina. Nonostante gli avvisi e i relativi solleciti, il Comune non ha ancora allertato i proprietari degli edifici per le opportune opere di ristrutturazione e messa in sicurezza, né provveduto a risanare i marciapiedi crepati.

Il secondo episodio è inerente all’alta velocità di un automobilista (il quale avrebbe potuto riportare conseguenze ben più gravi) che si schiantò nel  muro di cinta, parte integrante del ponte che divide Grumo Nevano da Frattamaggiore, causandone la caduta. Per fortuna non si registrarono feriti ma solo tanta paura per il conducente dell’auto. Constatata la gravità dell’incidente, e i rilievi del caso, il muro, dopo quasi un anno, è ancora transennato con relativa riduzione della carreggiata stradale.

COMUNALI 2019

Di pari passo alle elezioni europee, a maggio 2019 ci saranno le elezioni comunali per eleggere il nuovo sindaco. Il compito del dottor Demetrio Martino volge al termine ma la speranza, e l’augurio, di risolvere le gravose problematiche sopra descritte sono l’auspicio di un’intera popolazione. Il rischio di infezione e della mancata sicurezza sono ormai all’ordine del giorno e riuscire a dare una svolta positiva in tal senso sarebbe di gran conforto per il futuro di questa comunità.