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Il ruggito del Re di Roma

Rafa Nadal vince il master 1000 di Roma per la nona volta in carriera

Il torneo di Roma si è concluso con la finale più attesa, quella tra il numero 1 del mondo Novak Djokovic, detentore degli ultimi 3 tornei dello Slam, e Rafa Nadal il numero 1 di sempre sulla terra battuta.

Lo scontro titanico si è concluso in un terzo set dominato dal maiorchino, che nel primo parziale aveva annichilito il serbo con un netto 6-0, il primo nella loro lunghissima rivalità, subendo poi il ritorno del numero 1 nel secondo parziale vinto con le unghie e con i denti dal serbo.

La partita sembrava quindi poter offrire un terzo parziale equilibrato, con i due campioni a darsi battaglia, tuttavia il copione è stato ben diverso con un Nadal ampiamente superiore all’avversario.

Una finale dominata, anche se vinta in 3 set, come il resto del torneo disputato dal tennista di Manacor, che nonostante una stagione sul rosso fino ad ora avara di soddisfazioni, con le sconfitte da Fognini a Montecarlo, Thiem a Barcellona e Tsisipas a Madrid, è riuscito ad imporsi senza esitazione alcuna.

Il tennista greco, da oggi numero 6 del mondo, si è presentato in semifinale contro il maiorchino dopo aver battuto il nostro Fognini ed aver fruito del ritiro di Federer nei quarti.

Giunto dinanzi a Nadal ancora memore della vittoria della settimana prima, si è scontrato con una situazione ben diversa, con lo spagnolo che lo ha sonoramente sconfitto senza mai lasciargli uno spiraglio di speranza.

Altro giocatore uscito sconfitto ai quarti è stato Del Potro, sconfitto dal numero 1 del mondo dopo un match notturno stupendo, che ha regalato ai fan di tennis di tutto il mondo il ritorno in grande stile del gigante di Tandil, arrivato fino ad avere 2 match point a suon di diritti devastanti, salvo poi cedere in un duro terzo set.

L’altro grande campione atteso in extremis al Foro, Roger Federer ha dovuto giocarsi le sue carte tutte nella giornata di giovedì dopo che la pioggia del mercoledì aveva rimandato tutti i match di giornata causando disagi enormi sia agli spettatori rimandati alla mattina dopo, nonostante un aumento enorme del costo del biglietto dopo la conferma dell’arrivo dello svizzero, sia ai giocatori costretti ad un duro doppio turno.

Il campione di Basilea ha quindi vinto agevolmente il primo turno con Sousa salvo poi trovarsi il pomeriggio dinanzi a Coric, che nelle ultime apparizioni lo aveva sconfitto ed entrato in campo carico oltre che più riposato avendo giocato il suo match di secondo turno di martedì.

La partita è stata combattuta ed avvincente, con Federer che dopo la sconfitta con 2 match point a favore della scorsa settimana con Thiem, ha avuto la sua vendetta annullando 2 match point al croato per poi andare a vincere una partita thriller che aveva scatenato il Grandstand, per l’ira dei possessori del biglietto del centrale, altro regalo della discutibile gestione del torneo.

Tuttavia questo tour de force non è cosa facile da superare per un giocatore di ormai 38 anni, che in meno di 24 ore doveva essere pronto a sfidare un astro nascente in gran forma come Tsisipas. 

Sfortunatamente, soprattutto per gli sfortunatissimi possessori del biglietto diurno del venerdì sul centrale, Federer ha dovuto dare forfait, lanciando anche delle frecciatine all’organizzazione del torneo accusata di non aver messo a disposizione campi all’altezza, specie con delle righe scivolose e che hanno inciso sul suo ritiro.

Il fenomeno svizzero non è stato l’unico critico, infatti si è unito a lui anche Thiem, uno dei candidati ad un grande torneo, uscito subito al primo turno con un redivivo Verdasco.

L’austriaco ha quindi espresso un forte disappunto sulla gestione del piovoso mercoledì, che nonostante chiari segnali di impraticabilità è stato sottovalutato tenendo li giocatori e tifosi per ore senza avere idea di quando avrebbero potuto iniziare.

I delusi da questo torneo contano tra le loro fila anche altri giocatori di spessore, in primis Cilic, che dopo una vittoria sofferta con un ottimo Basso, giocatore oltre la duecentesima posizione, è stato sconfitto dal tedesco Struff che ha fatto così un non piccolo favore al nostro Fognini.

Proprio con il nostro numero uno ligure apriamo quindi la parentesi legata ai colori azzurri, che porta note liete ma anche una sensazione di occasione mancata.

Le note liete vedono sicuramente il nuovo best ranking di Fognini che raggiunge la posizione numero 11 scavalcando proprio Cilic, mettendo ora nel mirino la top 10 occupata da Isner in decima piazza, distante 110 punti ed ancora fermo per infortunio.

Nonostante queste note liete, il torneo del campione di Montecarlo ha lasciato un pizzico di delusione per la sconfitta con Tsisipas, specie alla luce del ritiro di Federer che lo avrebbe dunque spinto fino alla semifinale.

La partita purtroppo è stata a senso unico, con Fabio obbligato anche lui ad un doppio impegno di giovedì che certamente non ha giovato al suo problema alla coscia e che lo ha fatto sembrare poco on fire nel match contro il numero 6 del mondo e fresco finalista di Madrid.

La preoccupazione più grande legata al nostro miglior giocatore è proprio legata alle sue condizioni, che si spera possano essere buone per l’imminente Roland Garros, che potrebbe essere il momento del tanto agognato approdo alla top 10.

Altro acuto sicuramente da segnalare è stato quello del nostro Berrettini capace di battere il numero 4 del mondo, Zverev capace di giocare le ultime 2 finali disputatesi a Roma.

Un avversario sicuramente in un momento difficile, ma comunque estremamente ostico, che ha messo in luce le grandi doti del nostro giovane talento, che a 22 anni si prende lo scalpo di un top-5 mettendo in mostra un servizio eccezionale ed una grande tenuta generale.

Purtroppo la grande prestazione contro il tedesco non è stata replicata dall’azzurro contro Schwartzman, che dopo aver eliminato Berrettini si è spinto fino ad una eccezionale semifinale, persa solo al terzo set con Djokovic.

Non ha invece brillato la stella di Cecchinato, eliminato al secondo turno e che ora dovrà andare a Parigi con il pesante fardello di dover difendere i punti della semifinale dello scorso anno, con il rischio di un notevole passo indietro in classifica in caso di prematura sconfitta.

Possiamo quindi chiudere il capitolo legato ai colori azzurri con la vittoria della prima domenica del torneo, quella del giovanissimo Sinner, classe 2002, contro il top-50 Johnson.

Vittoria fatta di forza e di carattere che segna un piccolo record, essendo il nostro giovanissimo astro nascente il primo classe 2002 a vincere un match in un master 1000, sperando di poter contare su una stellina pronta a nascere che possa proseguire, e magari migliorare, quanto stanno facendo i nostri attuali ragazzi con Fognini in testa.

Si concludono così gli Internazionali BNL d’Italia, che hanno segnato disagi ma anche un record economico invidiabile, potendo quindi porre le basi per migliorare sempre di più un torneo molto amato dai giocatori, specie per la speciale ed unica atmosfera regalata dal Foro Italico.