Attacco allo Stato nell’Afragola post Salvini: incendiata l’azienda del Presidente del Consiglio

 

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Ieri alle alle 23,30 circa è scattato l’allarme per l’incendio alla porta d’ingresso di Centro Pubblicitario in zona San Michele a via Traversa via Fratelli Cervi. La stamperia pubblicitaria è tra le più vecchie aziende del settore, fondata ed amministrata dal Presidente del Consiglio Tommaso Bassolino, Forza Italia e il più votato alle ultime amministrative afragolesi del 2018. L’arrivo immediato dei Vigili del Fuoco e degli uomini del Commissariato di Polizia che hanno la base nel Rione Salicelle a poche centinaia di metri dal luogo dell’attentato. Sul posto arriva immediatamente anche il Presidente Bassolino e i suoi due figli che lo aiutano nella conduzione dell’azienda che da lavoro a tante famiglie.

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Bassolino nato e cresciuto nello storico quartiere San Marco è uomo stimato e disponibile, benvoluto da cittadini e gradito sia alla maggioranza che all’opposizione, uomo semplice ma concreto, da sempre fa politica nell’interesse della collettività e quale soddisfazione personale, quasi una forma di riscatto rispetto alle condizioni di partenza, soddisfatto di aver costruito la sua azienda e di ottenere la fiducia di tanti cittadini ad ogni tornata elettorale. Ma nel titolo vi abbiamo sottolineato l’attacco allo Stato dopo la venuta di Salvini per i tanti episodi che hanno portato Afragola alla ribalta nazionale. Gli uomini del Commissariato di Afragola che conducono le indagini, stanno setacciando la zona e le telecamere per avere dettagli utili a ricostruire i fatti. Sentito il Presidente del Consiglio Bassolino su eventuali scontri politici, richieste di “pizzo” o tensioni per questioni aziendali, la Procura ha aperto un fascicolo per fare luce sull’episodio gravissimo proprio per il ruolo istituzionale dell’imprenditore. Si parla delle Istituzione di una sede dell’associazione antiracket e di Consiglio comunale monotematico che proprio il Presidente Bassolino vorrebbe convocare.