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Sant’Antimo: la vicenda MPM, le accuse e le smentite dei coinvolti

Pochi giorni fa, a scuotere la politica santantimese, è giunta una notizia che affermava che la ditta indagata a Vibo Valentina è stata sponsor del convegno promosso a Sant’Antimo dalla polizia municipale e sindacato Sulpm finita nel mirino della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro con l’acquisizione degli atti della marchigiana “MPM”, e le procedure di affidamento e gestione di un servizio che alimenta un business appetibile dietro al quale potrebbero celarsi interessi sospetti della ndrangheta. Sotto la lente d’ingrandimento dell’Antimafia di Vibo Valentia è finita appunto la società “MPM”, uno dei principali sponsor del convegno organizzato dal Comandante della polizia municipale , Antonio Piricelli con l’associazione UPLI, e dal Sulpm il 30 ottobre scorso in un noto locale cittadino.

Ma non tarda ad arrivare la smentita della stessa società (MPM) la quale non ha ricevuto incarichi da parte del Comune, se non in minima parte, mentre le altre società sono state contattate pressoché in via esclusiva. La stessa MPM aveva già segnalato delle incongruenze tant’è vero che su tale situazione venivano aperte delle indagini dalla Guardia di Finanza, la quale disponeva l’apertura di un fascicolo per verificare la regolarità dell’assegnazione degli incarichi, che vedevano proprio la MPM esclusa. 

Lo stesso Comandante Colonnello della polizia locale di Sant’Antimo Antonio Piricelli ci tiene a precisare la sua estraneità ai fatti e rivolge un appello: “Nel caso di specie tengo a precisare che la giornata di studio e formazione sulla terra dei fuochi tenutasi a Sant’Antimo è stata organizzata nella piena trasparenza,le ditte presenti hanno fornito ai partecipanti degli accessori necessari (cartelline,block notes,penne,magliette e gadget)  con la finalità di pubblicizzare i loro servizi. Non spetta a me difendere la ditta Mpm,con la quale in nome e per conto del Comune di Sant’Antimo non ho mai sottoscritto nessuna convenzione,ma sono stato tirato in ballo e bisogna precisare che l’evento si è tenuto il giorno 29 ottobre 2019,leggendo l’articolo pubblicato dalla testata giornalistica online “Cronache della Campania” ,la ditta risulta indagata a Vibo,cosa che invece leggendo attentamente l’articolo pubblicato sul “ quotidiano il Vibonese “ del 06 novembre 2019, data successiva al convegno e non precedente , viene riportato che la ditta Mpm ha svolto attività marginale e residuale,non mi è dato  rilevare da nessuna parte ipotesi diverse.Pertanto mi sorge spontanea la domanda perché questi continui attacchi gratuiti verso di me che non ho la penna per difendermi e replicare nel mentre vengo infangato e screditato.Nel rinnovare il mio rispetto verso chi svolge l’attività giornalistica e che spesso come me rischia,invito gentilmente il direttore del quotidiano online Cronache della Campania e tutte le testate giornalistiche a valutare in modo capillare tutte le notizie che giungono sulla mia persona lesive della mia immagine,e che svolgendo la mia professione in territori delicati e difficili possono mettere a “rischio la mia vita”.Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento “