Omicidio AnnaMaria Sorrentino

Ex Miss Campania sordomuta vittima di omicidio: sotto indagine la coppia di amici

Maggiore chiarezza per la morte di Anna Maria Sorrentino: da suicidio a femminicidio.

Il caso risale all’estate scorsa, quando due coppie erano in vacanza in Calabria e la tragedia cadde su di loro. Ma non è mai risultato cosi chiaro il movente del presunto suicidio.

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Infatti all’inizio fu indagato il marito della vittima, 29enne e ex Miss Campania non udenti, Paolo Foresta, accusato di omicidio preterintenzionale dai Carabinieri di Vibo Valentia. Il pensiero riguardo il movente fu rivolto ad una possibile relazione clandestina della moglie scoperta dal marito, che le era costata un volo dal terzo piano.

Ma poi l’indagine ha ampliato il suo margine di sospetti e sono entrati altri due personaggi nella ricostruzione del momento della morte della Sorrentino: la coppia di amici che era con loro in vacanza.

Ciò è avvenuto grazie ad uno stratagemma dei Carabinieri di Vibo Valentia: l’8 ottobre, mentre i tre erano in questura, dialogavano tra loro con il linguaggio dei gesti, in quanto tutti affetti da sordomutismo, prima di essere chiamati degli inquirenti per essere interrogati. Non sapendo di essere ripresi, è stato scoperto il loro piano: si stavano organizzando per avere tutti un’uguale versione dell’accaduto.

Ricostruendo la situazione, secondo i Carabinieri prima del 16 agosto, giorno dell’omicidio, la coppia era reduce da litigi violenti, poi la caduta, il 118, le quarantotto ora di agonia e il decesso. Il motivo si ricollegava sempre ad una relazione oscura con l’uomo dell’altra coppia di amici.Con l’analisi dei telefoni si è pensato che il telefono le fosse stato sottratto qualche giorno prima. Il giallo si è infittito e sono in corso i chiarimenti.

La famiglia di lei ha portato la storia nei programmi televisivi nazionali affermando che il loro sospetto è che i due traditi avessero organizzato quella vacanza intenzionalmente per mostrare che avevano scoperto tutto.