Napoli, l’ex azzurro Reina:”Il nostro leader era il gioco”

Napoli è la mia dimensione naturale. Non avrei potuto fare una scelta migliore, posso assicurare che non mi sono mai divertito tanto a giocare come nei tre anni di Napoli con Sarri. Non vedremo mai più una squadra muoversi in quel modo”, così si è espresso l’ex portiere del azzurro, Pepe Reina, che ricorda i migliori momenti della sua esperienza all’ombra del Vesuvio.

Il portiere spagnolo, ora in forza all’Aston Villa, ha poi sottolineato la grande qualità della rosa azzurra guidata da Maurizio Sarri:”Sarri riuscì a portarci al di sopra di limiti e potenzialità. In quegli anni avete visto il miglior Koulibaly, il miglior Mertens, un Allan strepitoso, Albiol una guida formidabile, il contributo prezioso di Callejon e Insigne. A un certo punto della seconda stagione sembrava che giocassimo a memoria. Non c’erano primedonne, ma grande disponibilità e umiltà, il nostro leader era il gioco che ci aveva insegnato lui”.

Infine, l’ex estremo difensore partenopeo si è soffermato sull’emergenza legata al coronavirus e sul suo rapporto con il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis:”L’unico spavento quando per venticinque minuti mi è mancato l’ossigeno, come se la gola si fosse improvvisamente ristretta e l’aria non riuscisse a passare. Dissapore con De Laurentiis la prima volta? La verità è più semplice. Il Napoli avrebbe dovuto riscattarmi dal Liverpool, non si trovavano i numeri e quindi dovetti cercare un’altra squadra. Fu il presidente a riprendermi”.