Durante l’emergenza Coronavirus, sono stati diversi i titoli di giornale o i personaggi televisivi che hanno espresso pareri poco felici su Napoli, poi più tardi smentiti.
L’ultimo episodio si è verificato con la giornalista e presentatrice televisiva napoletana Myrtha Merlino, che durante la sua trasmissione su La7, L’Aria che Tira, affrontando la tematica dell’emergenza sanitaria, ha commentato così l’attività dell’Ospedale Cotugno : “Per me è incredibile, perché non ci aspettavamo mai che l’eccellenza arrivasse da Napoli, la storia del Cotugno napoletano ci ha tutti sorpresi perché al Cotugno cosa hanno fatto, hanno creato una situazione quasi da astronave rispetto all’elemento Covid“.
La conduttrice, dopo l’immediata polemica, ha provveduto subito ad un chiarimento sul suo profilo Facebook, affermando di essere stata fraintesa. Il suo intento era solo quella di elogiare Napoli, evitando ipocrisie: consapevole dei pregi e sopratutto dei difetti della città, la sua frase partiva dall’evidenza che primeggiare nel settore sanitario non fosse cosa da tutti i giorni per i partenopei.
O ancora il titolo di Libero che nell’edizione del 3 Aprile ha collocato in prima pagina una foto di un vicolo di Napoli, intestandola così :”Quarantena alla napoletana: tutti in strada”.
Ma, come i dati ci mostrano, in ogni città italiana il tasso di inosservanti delle regole stabilite per la prevenzione e l’anticontagio è molto elevato: fioccano sanzioni, e di certo non solo a Napoli!
Un’altra causa di grandi polemiche è stata la frase detta dalla giornalista Barbara Palombelli nella trasmissione Stasera Italia ,quando insieme agli ospiti,è stato posto il quesito di perchè ci fosse stato un tasso maggiore di diffusione immediata del virus nel Nord Italia. La presentatrice si esprimeva così nei primi giorni del boom : “Oggi è venuto fuori che il 90% dei morti è nelle regioni del Nord… che cosa ci può essere stato di più? Qualcosa di diverso… comportamenti, persone più ligie che quindi vanno tutte a lavorare… come mai c’è questa esplosione al Nord secondo te?”
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Immediata la bufera: perchè? Al Sud non si va tutti i giorni a lavoro? Per questo il virus non ha preso così velocemente e totalmente una brutta piega? Perchè i meridionali sono tutti disoccupati o inoccupati?
Insomma, sono tutte alla buona definibili “gaffe televisive”, alle quali così come seguono le scuse dei soggetti in questione, inevitabilmente seguono anche le riposte e le critiche di chi si sente ferito perchè magari vive a Napoli, lavora o studia qui, si considera comunque un’eccellenza e in questo periodo, nonostante la natura partenopea, rispetta le regole e resta a casa.