Fase Due Coronavirus

Siamo pronti alla Fase della Responsabilità?

Dalla mezzanotte del 4 Maggio inizia la Fase 2, termina il lock down e comincia quella che le istituzioni hanno rinominato la “Fase della Responsabilità“.

Con la Pandemia di Coronavirus più o meno sotto controllo, l’Italia è pronta alla ripartenza. Ma le dichiarazioni delle Istituzioni da Roma fino a quelle locali lasciano molti dubbi. Terminata l’emergenza sanitaria, sembra che la politica voglia scaricare la gestione della pandemia sul senso di responsabilità dei cittadini.

É fuori dubbio che in questi due mesi di quarantena forzata quasi tutti hanno rispettato le regole dettate dal Governo. Ma siamo sicuri che con il ritorno alla “finta normalità” tutta la cittadinanza si distinguerà per il senso di responsabilità? Possiamo fidarci di chi in vita sua non ha mai rispettato nessuna regola del vivere civile? Di chi ha cercato di truffare lo Stato per ottenere buoni spesa senza necessità? Possiamo fidarci di chi ha rubato le mascherine dalle buche postali? Di chi ha maggiorato i prezzi degli alimenti durante l’emergenza? Di chi evade le tasse da una vita? Di chi getta rifiuti in strada e se è il caso li incendia? Possiamo affidarci al senso di responsabilità di chi fa della prevaricazione sul prossimo il suo stile di vita? Questi esempi e così tanti altri potrebbero far pensare che la risposta sia una sola: No, non possiamo fidarci del senso di responsabilità di chi ci troveremo di fianco in strada.

A confermare questa nuova retorica politica, le parole di pochi minuti fa del Premier Conte: Domani comincerà la fase 2 dell’emergenza, quella della convivenza con il virus. Sarà una nuova pagina che dovremo scrivere tutti insieme, con fiducia e responsabilità.

Ancora una volta il rimando alla responsabilità. Anche se centinaia di migliaia di cittadini italiani indossano la mascherina coprendo solo il mento e non riescono a stare ad un metro di distanza. E, ancora più grave, si metteranno in viaggio la prossima settimana, come già successo ad inizio marzo, senza conoscere le proprie condizioni di salute. Il popolo italiano, da nord a sud, va accompagnano per mano fuori da questa catastrofe globale. Perché purtroppo il senso civico e soprattutto il rispetto per il prossimo non sono adeguati per affrontare questa fase storica.