La procura della Repubblica di Napoli Nord ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Gennaro De Falco, in quanto gravemente indiziato dell’omicidio della moglie, Romana Danielova avvenuto lo scorso 12 luglio a Lago Patria.

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Subito dopo il fatto il marito aveva allertato i Carabinieri e il 118 asserendo che al suo risveglio aveva trovato la moglie prive di vita, impiccata al cordino delle tende nel salotto delle loro abitazione. Già dalle prime ore dopo il ritrovamento del cadavere della donna, l’attenzione degli investigatori si è concentrata sull’uomo. A tal proposito il cordino indicato come mezzo utilizzato dalla donna per impiccarsi è risultato totalmente inadeguato ad un’azione del genere. L’esame autoptico ha confermato che la causa del decesso non è l’impiccagione ma uno strangolamento con colluttazione. Non era la prima volta che nell’abitazione di via Staffetta a Lago Patria la situazione degenerasse, gli investigatori hanno raccolto decine di elementi utili in tal senso.

De Falco inoltre è indagato per aver cagionato lesioni personali gravi ad una donna, medico del 118, intervenuta sul luogo dell’evento, responsabile, secondo l’uomo di non aver sottoposto alcuni giorni prima a TS0 la moglie, pur avendo la stessa, sempre secondo il resoconto del marito, manifestato segni di squilibrio mentale.