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Il direttore dello Spallanzani Franco Vaia: “Primi casi di ragazzi che contagiano i più anziani dopo il ritorno dalle vacanze”

La grande novità della risalita dei contagi da Coronavirus in Italia nelle ultime settimane è l’età media dei nuovi infetti, decisamente più bassa rispetto alla prima ondata: una notizia che da un lato è incoraggiante, visto che è più difficile che una persona giovane e in salute sviluppi una forma grave della malattia, ma che dall’altro preoccupa circa la possibilità della trasmissione del Covid-19 dai giovani ai più anziani, come genitori e nonni. A lanciare l’allarme in questo senso è stato Francesco Vaia, direttore sanitario dell’Istituto Spallanzani di Roma, secondo cui ci sono già i primi casi di ragazzi che contagiano i più anziani dopo il ritorno dalle vacanze.

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“Sono davvero molto preoccupato. Si iniziano a vedere i primi casi di giovani che contagiano genitori e nonni. In questa fase il rischio si nasconde proprio all’interno della famiglia”, ha dichiarato il medico in un’intervista al Corriere della Sera. Come ormai è risaputo, anche chi è asintomatico (e la gran parte dei nuovi contagiati in questa fase lo è) è in grado di trasmettere il Coronavirus agli altri. In questo modo, dunque, si rischia di diventare un vettore del virus, in modo del tutto involontario, e portarlo tra le mura domestiche dopo averlo contratto altrove, nel periodo di ferie. “Il Coronavirus – ha proseguito Vaia – colpisce tutti, indistintamente, soprattutto i più fragili, o chi soffre di altre patologie. E in questa fase si serve dei ragazzi, specie di quelli che frequentano la movida o che tornano dalle vacanze, e li usa come vettori della malattia”.

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