salotto gelosia

Afragola: false segnalazioni di positivi al Salotto Gelosia, l’ira del gestore

Ha dell’incredibile ciò che denuncia Vincenzo Giglio, patron del Salotto Gelosia. In alcune chat di whatsapp gira la notizia, priva di fondamento, di fantomatici positivi all’interno del molto frequentato locale afragolese.

Duro il post lasciato dal proprietario della struttura sui social:

Abbiamo constatato, con infinita rabbia e sconcerto, che gira sui vari gruppi whatsapp questa notizia.
Già da tempo abbiamo potuto constatare che la pandemia da Covid 19 non ha fatto altro che peggiorare le persone, incattivendole ancor di più, ma arrivare ad infangare in questo modo è davvero troppo.
Siamo delusi, indignati e, perché no, schifati da tale atteggiamento.

Lavoriamo per decine di ore al giorno con le mascherine che sembrano scioglierci il volto, ci rivolgiamo ai clienti porgendo il nostro migliore sorriso nonostante, leggendo le notizie di nuovi casi di positività al covid 19 dei nostri concittadini, ci sale un’ansia assurda al pensiero che una delle persone che quotidianamente serviamo possa essere veicolo di contagio.

Questa è calunnia bella e buona, nei confronti miei, della mia famiglia e dei miei dipendenti. Sono mesi che ci sacrifichiamo acconsentendo a lavorare in condizioni davvero disumane, perché disinfettare, distanziare, tenere la mascherina, chiedere in continuazione alla gente di indossarla e vedersi spesso sbuffare in faccia quando glielo ricordi come se fosse una regola superflua imposta solo da noi così per sfizio è davvero estenuante. Allora a tutela di tutto quanto e soprattutto di tutti quanti elencatovi seguiranno da parte della Salotto Gelosia srls seri provvedimenti.

Sono già state attivate tutte le azioni legali al riguardo. Ci stiamo soprattutto mobilitando con le autorità competenti affinché si risalga alla fonte di una simile notizia. Giuro su di quanto ho più caro al mondo che tutto questo non passerà impunito, perché ho fatto del mio lavoro la mia vita e non permetto a nessuno di calpestarmi i sogni. Mi dispiace per voi, che siete talmente piccoli da far uscire il marcio che c’è in voi anche in un momento storico così delicato…un momento in cui l’imprenditoria e l’economia italiana e globale è in ginocchio.

Ho passato 70 giorni a casa a pensare a tutte le cose che avevo da pagare e alla cassa integrazione che ai miei dipendenti non arrivava, ho passato 70 notti insonni, mi sono venuti i capelli e la barba bianca, solo che ci sta dentro come me può capirlo.

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