OSPEDALE CARDARELLI NAPOLI

Morto nel bagno del Cardarelli, la figlia: L’ospedale ci ha mentito, non è morto in un letto

Le figlie di Giuseppe Cantalupo, detto “Peppe o’boxer” l’84enne di Montecalvario deceduto in un bagno del pronto soccorso dell’Ospedale Cardarelli non ci stanno e attaccano la struttura sanitaria, rea di aver dichiarato il falso nella dinamica del decesso dell’uomo. Inoltre le donne hanno affermato che al padre sono stati sottratti il cellulare e dei bracciali d’oro dopo il decesso.

«Sono spariti anche il cellulare e un braccialetto in oro e argento che aveva con sé e a cui teneva particolarmente. Pazienza, ci dispiace, ma non riusciremo mai a perdonare il medico che ci ha chiamato dicendoci che era morto nel suo letto quando pochi minuti dopo abbiamo visto il video del suo cadavere steso nel bagno del Cardarelli».

«Martedì con il 118 è stato portato all’ospedale Cardarelli. Era positivo al Covid dal 30 ottobre ma è stato sempre asintomatico. Martedì, però, non riusciva a respirare bene — spiegano i familiari — aveva l’emogas basso e gli avevano diagnosticato una possibile polmonite. Per questo su consiglio del medico di famiglia abbiamo provveduto a portarlo al pronto soccorso. Non sembrava destare particolari preoccupazioni, ma non riuscivamo a trovare una bombola di ossigeno. La dottoressa che ci ha telefonato subito dopo il ricovero ha detto che era stazionario, che attendevano i risultati della Tac e altre analisi, ma che non c’erano particolari preoccupazioni. La stessa cosa ce l’hanno confermata martedì verso le 12 e lo stesso ha ribadito una nostra conoscente che era in ospedale. A lei abbiamo anche chiesto: “A Giuseppe devi dire che siamo fuori dell’ospedale, così si sentirà meno solo”. Poi verso le 15 è arrivata un’altra telefonata e un medico ha sostenuto che le sue condizioni si erano aggravate all’improvviso e che era morto nel suo letto. Questa bugia non la perdoneremo mai. Dovevano essere onesti, non provare a nascondere che era caduto mentre andava in bagno. Forse avremmo capito, ma questo no: è stata una vigliaccata, un gesto di scarsa professionalità. Abbiamo perso la fiducia nella Sanità campana. L’obiettivo della nostra denuncia è che queste cose non avvengano più. Quel video è stato un colpo al cuore per noi. Come è possibile che nessun infermiere abbia accompagnato quel vecchietto in bagno? Vogliamo giustizia».

Sant'Antimo Igea Mulino

Sant’Antimo Igea Mulino