“Stringiamo i denti! Ce la faremo ancora una volta”

Il dj Richard Graziano durante un eventoIl mondo della notte non è fatto solo di ragazzi che si vanno a divertire, ma anche di tanti lavoratori che dietro le quinte, e non, si danno da fare. Quella dello spettacolo è una delle tante categorie che ha subito danni a causa del Covid-19. Molti operatori hanno dovuto calare il sipario e spegnere le luci fino a data da destinarsi.

Richard Graziano è uno tra questi. Un dj producer di ventotto anni che vive a Frattaminore. Prima della pandemia, trascorreva i suoi weekend a suonare per eventi in diversi locali della Campania. Ha nostalgia di quelle serate, ma è fiducioso per il futuro.

Come nasce il tuo amore per la musica?

-Il mio amore per la musica nasce sin da piccolo. Mio padre mi racconta sempre che quando stavo con lui in auto, ero solito cambiare le tracce dei vecchi stereo a cassetta e che mi divertivo tantissimo. A sette anni mi appassiono alla musica house e Tech-house quando mia madre, ricordo, un giorno mi regalò il CD “L’amour Toujours” di Gigi D’Agostino e lì capii quali erano i generi di musica che avrei poi preferito.

 

Da quanto tempo suoni?

-Suono da quando avevo quattordici anni. A Natale mi fu regalata la prima consolle dai miei genitori. Iniziai ad esibirmi nei party scolastici e nelle festicciole tra amici.

 

Quanto vi ha colpito questa pandemia?

-Ci ha colpito tantissimo. Molti lavoratori sono ancora fermi e rischiano di dover rimanere bloccati ancora per molto tempo. Non ci siamo solo noi nei locali che organizzano eventi ma anche operatori delle luci, tecnici del suono, PR, speaker, ballerini, barman. In Italia ne siamo tantissimi e molti hanno una famiglia da mantenere.

 

Cosa chiedi allo Stato?

-Di non metterci sempre all’ultimo posto come categoria. Chiedo aiuti economici per tutte le persone che lavorano nel mondo dello spettacolo. Avrei preferito un lockdown drastico per un mese, per poi riprendere a lavorare come prima. Hanno sbagliato già in estate quando hanno approvato l’apertura di locali e di eventi con mascherina e distanziamento, ma come si può chiedere a chi ama ballare di mantenersi ad una certa distanza con amici? Quella del clubbing è una comunità planetaria caratterizzata dall’amore per la musica e dallo stare insieme.

 

Quale messaggio hai da dare a chi in questo momento è costretto a restare a casa poiché positivo o senza lavoro?

-Di stringere i denti e di non avere vergogna nel chiedere aiuto ad amici e conoscenti. Aiutiamoci perché penso che ce la faremo ancora una volta.