grillo afragola

Il consiglio comunale di Afragola boccia il bilancio: si attende la diffida del Prefetto. Grillo sotto attacco

E’ andato in scena questa mattina il consiglio comunale di Afragola. Appena terminato la maggioranza si è chiusa in una riunione per discutere le misure da adottare e cercare la quadra anche in vista del prossimo consiglio sulla sfiducia previsto per il 10 dicembre. Grillo incassa la bocciatura con 13 voti contrari e 10 favorevoli con il consigliere di maggioranza Boemio che si astiene e l’assenza di Caiazzo impegnato in Città Metropolitana.

Adesso cosa accade?

Il Prefetto invierà una diffida con un termine, probabilmente 20 giorni, per l’approvazione che se non dovesse arrivare produrrà l’arrivo di una commissione prefettizio e lo scioglimento di questa amministrazione.

La votazione di oggi, ovviamente è propedeutica al prossimo consiglio comunale, quello del 10 dicembre sulla sfiducia, proposta dai 13 consiglieri che oggi hanno bocciato il bilancio.  L’astensione di Boemio accresce solo la preoccupazione per la maggioranza che sostiene Grillo.  Boemio nelle dichiarazioni di voto sottolinea: “mi astengo per non votare contro…”, insomma sono sole prove di sfiducia che servono probabilmente ad alzare la posta di una eventuale trattativa in corso prima del voto del prossimo consiglio comunale.

Il bilancio, ricevuta la diffida del Prefetto, potrebbe essere accorpato proprio al prossimo consiglio comunale, vedremo se il Presidente del Consiglio prevederà questa opportunità o meno. Infatti se Grillo dovesse superare lo scoglio del voto di sfiducia, potrebbe incassare anche l’approvazione del bilancio proprio nello stesso consiglio.

La sfiducia

Promossa ufficialmente dal PD con i suoi alleati di minoranza e il supporto di alcuni della maggioranza, secondo alcuni, altro non è che l’ennesimo tentativo promosso daalcuni consiglieri di maggioranza per alzare la posta delle trattative in corso, dopo la composizione della giunta e altre discussioni all’interno dell’amministrazione Grillo, insomma in molti pensano solo che si sta tirando per “la giacchetta” il capo dell’amministrazione, per ottenere piu’ visibilità politica o altro.

“Se si vuole sfiduciare veramente un’amministrazione si va dal notaio”, questo sostengono molti addetti ai lavori che aggiungono “Grillo non sarà sfiduciato fino a quando le due coalizioni che si contengono la città, non avranno trovato candidati certi”.

Nel centrosinistra sarebbe scontata la candidatura di Domenico Tuccillo, anche se esistono altre candidature. Nel centrodestra si pensa a Pina Castiello, attualmente deputato della Lega ma anche al dottor Demetrio Guarnaccia, che già rifiutò la volta scorsa quando poi Nespoli e il centrodestra confluirono su Claudio Grillo.

Ma ci sarebbe anche una terza via, quella del centro con Caiazzo pronto a candidarsi con il sostegno di pezzi della maggioranza e pezzi della minoranza.

L’unica cosa certa è che resta la rottura con la Lega, principale azionista di questo tentativo di sfiducia dell’amministrazione Grillo. La Lega dopo la sfiducia al proprio assessore, Camillo Giacco, vuole anche stanare il rapporto che esisterebbe tra quest’ultimo e il gruppo A Viso Aperto, in particolare con Giustino. Infatti se si proseguisse con la sfiducia i leghisti sotengono che A Viso Aperto e Giustino dovrebbero per forza uscire allo scoperto e sostenere o portare acqua al mulino di Claudio Grillo.