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Mugnano: Caso Tiziana Cantone, il legale della famiglia deposita la memoria difensiva

Mugnano – Il legale della famiglia Cantone, Salvatore Pettirossi ha presentato gli atti alla Procura di Napoli, della memoria difensiva sul caso Tiziana Cantone, la 31enne di Mugnano trovata senza vita il 13 settembre 2016.

Secondo le ricostruzioni, la giovane si tolse la vita dopo essere sprofondata in un abisso di una vera e propria gogna mediatica, a seguito della diffusione sul web di alcuni video intimi, che la ritraevano in situazioni sessualmente esplicite. Quattro anni lunghi, in cui la madre della ragazza, Maria Teresa Giglio non si è mai data pace, battendosi con tutte le sue forze, affinché venisse fuori la verità sulla diffusione di quei video e puniti i responsabili, che hanno spinto la giovane di Mugnano al tragico gesto. Le indagini realizzate dall’Emme-Team, il gruppo di studio legali con sede a Chicago, che si batte contro il Revenge porn, hanno portato alla luce altri particolari, dopo la riapertura di un nuovo fascicolo. Si indaga sulla presunta manomissione degli apparecchi IPhone e IPad usati da Tiziana, sono state infatti segnalate dal gruppo di lavoro, ben 19 anomalie in merito. La famiglia di Tiziana è decisa a non arrendersi e ad andare fino in fondo, per poter far luce e giustizia su questa triste vicenda.