Coronavirus Qualiano

Focolaio covid nella casa di riposo: Trenta infetti e quattro morti

Focolaio covid in una casa di riposo di Qualiano: ben trenta infetti e quattro morti. Isolata la struttura.

Scoppiato un focolaio Covid nella casa di riposo “Oasi del Paradiso”, sulla circumvallazione esterna tra Qualiano e Giugliano. Sono risultati positivi una trentina di anziani ospitati nella struttura; sono stati contagiati anche il titolare e due dipendenti. La casa di riposo ha prontamente attuato tutte le misure necessarie in caso di contagi Covid.

Sono stati poi effettuati i tamponi post mortem a quattro ospiti della struttura, deceduti i primi giorni di febbraio, ed è stato appurato il contagio. Il sindaco di Qualiano Raffaele De Leonardis, ricevuta la comunicazione dall’ASL, ha disposto l‘isolamento della struttura e ha aggiornato i dati del contagio a Qualiano.

Ecco quanto riportato dal sindaco su Facebook:

“Il Dipartimento dell’ASL Napoli 2 Nord mi ha aggiornato sui numeri dell’emergenza Covid a Qualiano: dall’ultimo aggiornamento del 21 gennaio ci sono stati 69 nuovi casi e 70 guariti. Per effetto di questi dati, sono 102 gli attuali positivi a Qualiano (erano 103 nell’ultimo aggiornamento).

Purtroppo, però, ci sono 7 nuove vittime. Alcune di queste provengono da una RSA di Qualiano in cui si è sviluppato un focolaio. Nella struttura sono stati registrati circa 30 positivi. Di concerto con l’ASL abbiamo messo in atto tutte le misure di sicurezza compresa la disposizione di quarantena per l’intera struttura. Pazienti e personale sanitario sono stati completamente isolati. La decisione è stata presa a seguito di diverse morti sospette avvenute nella casa di risposo, i cui tamponi post mortem hanno dato esito positivo al Covid.

Queste tragiche notizie devono farci comprendere come il virus non sia stato sconfitto ed è ancora presente. Vi invito a rispettare tutte le poche e semplici regole per evitare che il contagio si diffonda ulteriormente: Indossiamo sempre la mascherina; Manteniamo le distanze; Laviamoci spesso le mani; Non creiamo MAI assembramenti”