DE LUCA ARZANO

Covid in Campania, De Luca: Vaccini in meno alla nostra regione

Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante il consueto appuntamento del venerdì, ha fatto il punto sulla campagna vaccinale, sui contagi, sulla situazione delle scuole e sulle misure per il contenimento dell’epidemia.
Riguardo al vaccino AstraZeneca De Luca ha dichiarato: “Chi ha avuto la prima somministrazione può stare tranquillo e fare il richiamo, non ci sono problemi. Ora andiamo avanti con gli ultrasessanteni per questo vaccino, ma andiamo avanti con decisione. Nel frattempo la Regione Campania ha sforato il milione di dosi di vaccino inoculate ai nostri cittadini.

Rivolgendosi direttamente agli esponenti del governo De Luca, indignato, chiede: “Con quale coscienza il Governo nazionale tollera che la Campania abbia 15000 unità in meno di personale sanitario? Con quale coscienza tolleriamo che l’Aifa continui a dormire, anzichè valutare il vaccino Sputnik nel giro di due settimane, vista l’emergenza?

Il governatore passa poi a fare il punto della situazione: “Ieri abbiamo fatto quasi 28mila vaccinazioni. Dobbiamo arrivare a 60mila al giorno. Abbiamo un grande obiettivo, che ho dato alle strutture sanitarie: completare l’immunizzazione della città di Napoli entro giugno-luglio. Sarà la prima grande città d’Europa a poter dire: ‘Abbiamo immunizzato tutti’. E’ una bella sfida, da vincere se ci saranno dati i vaccini”.

Riguardo alla proposta di immunizzare gli abitanti delle isole chiarisce: “Per le isole l’idea era di bruciare i tempi, sempre procedendo prima con gli ultraottantenni. Il ragionamento che è stato fatto è che lì c’è una popolazione limitata e soprattutto, quest’iniziativa, potrebbe avere una ricaduta straordinaria per la Campania e per l’Italia intera. Vedo che questa nostra idea è stata presa bene dal Governo italiano. Meglio tardi che mai.

De Luca sottolinea, inoltre, che: “Quando avremo a disposizione i vaccini, dovremo vaccinare gli operatori del trasporto pubblico, i dipendenti dei comuni negli uffici a contatti con il pubblico, i dipendenti delle poste, le cassiere dei supermercati. Queste categorie sono esposte a rischio e vanno vaccinate”.

Riguardo al cambio di colore delle regioni, infine, il governatore afferma: “I criteri scelti dal comitato tecnico sono demenziali. Le terapie intensive occupate in Campania sono pari al 26%. E ci diranno che siamo in zona rossa. Voglio rimarcare il fatto che, in questa seconda ondata, siamo riusciti a non chiudere i reparti ordinari”.