Il Salotto Letterario // Gialli e thriller per gli amanti del mistero

Esiste un libro per ogni età, ogni esigenza, ogni situazione, ma il mio cuore è stato rapito fin da piccola dal brivido della suspense. Poche cose al mondo mi riescono a dare la stessa sensazione di adrenalina che provo subito prima di girare l’ultima pagina di un giallo, e finalmente scoprire l’epilogo dell’intricata vicenda appena letta. Chi sarà stato? Cosa succederà dopo? Il potere dello scrittore o della scrittrice di questo genere, sta nel riuscire a tenere chi legge con il fiato sospeso, solo grazie all’uso delle parole. Non vi è venuta voglia di immergervi nel mistero? Ecco per voi una lista di gialli e thriller tra i miei preferiti di sempre.

  • “La caccia al tesoro” di Andrea Camilleri

Per il commissario Montalbano riservo un posto speciale in questo elenco. Complici del mio amore per lui, la sua schiettezza e il suo intuito proverbiale. Il protagonista di questa serie di romanzi gialli è il figlio prediletto della penna di Andrea Camilleri, scrittore siciliano che ambienta le sue vicende in una città immaginaria della sua adorata isola. In quest’indagine a primo impatto criptica, quasi goliardica, Salvo Montalbano si ritroverà a risolvere gli indovinelli di una caccia al tesoro recapitatagli senza mittente, guidato solo dal caso e dalla curiosità. Il “premio” finale gli rivelerà fino a dove può spingersi la follia di un assassino.

  • “Il gioco di Ripper” di Isabel Allende

Solitamente, la scrittura di Isabel Allende mi ricorda una biblioteca: antica, un po’ magica, ti mette in soggezione per poi accoglierti con calore. In questo libro la sua tecnica subisce quasi una rivoluzione. Narra vicende ambientate a San Francisco, in cui sono coinvolte una madre, Indiana, e sua figlia Amanda. La ragazzina scopre una realtà virtuale, Ripper, nella quale si possono risolvere indagini reali ancor prima delle forze dell’ordine, ma il gioco finirà per contaminare sempre di più la realtà, fino a entrare violentemente nella vita delle due donne. L’autrice ha la dote di descrivere la sfera femminile con profondità e senza mai cadere nel banale, in aggiunta all’aver dimostrato di saper essere anche una maestra dell’intreccio poliziesco.

  • “Il tribunale delle anime” di Donato Carrisi

La luce soffusa di una chiesa, la pioggia tra le strade di Roma e due persone apparentemente ordinarie alla ricerca di anomalie. È il primo libro della trilogia di Marcus, protagonista, un sacerdote coinvolto in indagini assurde, e Sandra, fotografa della Scientifica, che incrocia la strada dell’uomo. Entrambi dovranno sciogliere i nodi di un caso complesso che cela dettagli irrivelabili, addentrandosi nel mondo sconosciuto e inquisitore della Penitenzieria Apostolica. Donato Carrisi riesce, come sempre, a giostrarsi tra eventi fuori dal comune ma con un fondo di verità, ispirandosi a casi realmente avvenuti. La molteplicità delle informazioni travolge il lettore e si sussegue precipitosamente, lasciandolo col fiato sospeso fino ad un finale a dir poco spiazzante.

  • “La verità sul caso Harry Quebert” di Joel Dicker

Joel Dicker trasporta il lettore nell’ambientazione solitaria e malinconica di una cittadina americana, che sembra essersi fermata agli anni ’50. Qui lo scrittore Marcus Goldman viene ospitato dal suo mentore e collega Harry Quebert. Quest’ultimo, in seguito alla casuale scoperta di un cadavere nel suo giardino, verrà incarcerato. L’allievo, sicuro della sua innocenza, comincia un’indagine autonoma per scoprire la realtà dei fatti. Il protagonista, di capitolo in capitolo, entra nel vivo delle trame segrete dei compaesani di Quebert. Cercando di sfuggire agli inganni e riuscendo solo alla fine a portare a galla la verità, restituirà la dignità alle vittime innocenti dell’irrazionalità umana. È il classico esempio di giallo che tiene incollati alle pagine, con il desiderio costante di saperne di più. Ho passato notti in bianco per finirlo il prima possibile.

  • “Postmortem” di Patricia D. Cornwell

Infine, il primo libro di una serie che mi ha attirata definitivamente nella rete dei thriller. È l’esordio delle indagini di Kay Scarpetta, medico legale che finisce sempre per trovarsi coinvolta in indagini articolate e pericolose. In questo romanzo Kay e il tenente Pete Marino cercano di scovare le tracce di un serial killer che minaccia l’incolumità delle giovani donne della città di Richmond, senza lasciare il minimo indizio. La Cornwell coniuga l’emozionante caccia al colpevole con la precisa e dettagliata descrizione scientifica delle autopsie svolte dalla protagonista; per questo motivo mi sento di sconsigliarlo a un pubblico particolarmente sensibile.