Campania. L’Arpac elenca tutti i tratti di litorale non balneabili a causa di eccessivo inquinamento

Tante le spiagge della Campania che hanno ricevuto la Bandiera Blu 2021: con ben 19 Bandiere Blu la Regione sale al secondo posto della classifica nazionale posizionandosi dietro soltanto alla Liguria (32). Purtroppo, però, da indagini effettuate dall’Arpac – l’Agenzia regionale per l’Ambiente – è emerso che in Campania ci sono anche anche tratti di litorale che, per inquinamento, non sono balneabili.

L’Arpac, in una nota, spiega che: “Sul totale della costa monitorata dall’Arpa Campania, il 97% risulta balneabile: cioè di qualità “eccellente” (90%), “buona” (4%), “sufficiente” (3%). Il 3% risulta al contrario non balneabile, essendo di qualità “scarsa”. Restano esclusi dal conteggio circa 60 chilometri di costa non monitorati dall’Agenzia, interdetti alla balneazione in modo permanente, dato che ospitano strutture portuali, militari, foci non risanabili di fiumi e di canali”.

Sono state dichiarate balneabili le acque di Mondragone e Castel Volturno, con unica eccezione il tratto a Sud del fiume Garigliano nel comune di Sessa Aurunca (Baia Domizia).
Gode di buona salute il mare di Napoli e della sua provincia. Anche il litorale domizio-flegreo (Varcaturo, Licola, Pozzuoli), ad eccezione del tratto a ridosso del depuratore di Cuma.
Non balneabili anche Bacoli (“Marina Grande”) e Massa Lubrense (“Marina di Crapolla”. Nei prossimi giorni l’Arparc comunicherà gli esisti dei campionamenti ai sindaci locali affinché emettano le ordinanze di divieto alla balneazione.