SCAMPIA

Linciato a Scampia: non può tornare a casa

Per questioni di ordine pubblico ma anche di incolumità personale, l’uomo linciato sabato scorso a Scampia nella vela celeste, non potrà fare ritorno a casa. Il linciaggio era stato ripreso e i video pubblicati sui social sono diventati virali. Secondo le decine di persone l’uomo, appellato come “pedofilo” e “peggio di un pentito”, avrebbe abusato dei nipotini.

Nei confronti dell’uomo non è in corso nessun procedimento penale e anche le accuse sono rimaste al passaparola tra i residenti: nessuno ha sporto denuncia e non ci sono evidenze di abusi da lui commessi verso i bambini, sessuali o meno. Una volta dimesso dall’Ospedale, in seguito alle ferite provocate durante il linciaggio, non ha potuto fare ritorno a Scampia ed è stato affidato ai servizi sociali, che hanno trovato per lui una sistemazione temporanea in una casa famiglia provincia di Napoli. A quanto si apprende avrebbe sporto denuncia per diffamazione; le forze dell’ordine sono al lavoro per identificare chi ha partecipato al linciaggio e chi, anche sui social, ha alimentato le accuse che, ad oggi, sono senza riscontro.

E’ invece al vaglio degli inquirenti la posizione dei genitori. Perché gli inquirenti hanno ricostruito la vicenda ed è stato scoperto un precedente di poche ore prima. La notte precedente erano stati picchiati due coniugi del posto, di 36 e 28 anni, accusati di maltrattamenti nei confronti dei tre loro figli di 4, 2 e 1 anno. I bambini erano stati ricoverati al Santobono, dove i medici avevano riscontrato malnutrizione e segni di maltrattamento.