Suicidio 21enne: “sento il peso degli sguardi schifati per il colore della mia pelle”

https://www.facebook.com/search/top?q=grossi%20assicura%20e%20finanzaGiovedì si era stato trovato in casa sua senza vita Seid Visin, 21enne di Nocera Inferiore. Il ragazzo, adottato all’età di 5 anni, fu anche una promessa del calcio. Ha militato nelle giovanili di Milan e Benevento.

I motivi che lo hanno portato al suicidio sono racchiusi in una lettera scritta dal ragazzo un paio di anni fa e letta durante il suo funerale. Seid spiega che il suo gesto nasce dalle discriminazioni che ha subito negli ultimi anni per il colore della pelle, sottolineando come il clima di intolleranza sia bruscamente cambiato.

Dinanzi a questo scenario socio-politico particolare che aleggia in Italia, io, in quanto persona nera, inevitabilmente mi sento chiamato in questione. Io non sono un immigrato. Sembra che misticamente si sia capovolto tutto, sembra ai miei occhi piombato l’inverno con estrema irruenza e veemenza, senza preavviso, durante una giornata di primavera. Ovunque io vada, ovunque io sia e mi trovi sento sulle mie spalle, come un macigno, il peso degli sguardi scettici, prevenuti, schifati e impauriti delle persone. Qualche mese fa ero riuscito a trovare un lavoro che ho dovuto lasciare perché troppe persone, prevalentemente anziane, si rifiutavano di farsi servire da me e, come se non bastasse, come se non mi sentissi già a disagio, mi additavano anche la responsabilità del fatto che molti giovani italiani (bianchi) non trovassero lavoro. Dopo questa esperienza dentro di me è cambiato qualcosa: come se nella mia testa si fossero creati degli automatismi inconsci e per mezzo dei quali apparivo in pubblico, nella società, diverso da quel che sono realmente; come se mi vergognassi di essere nero, come se avessi paura di essere scambiato per un immigrato.