De Laurentiis: “Spalletti è l’uomo giusto per il Napoli. Verona? Una delusione”

Luciano Spalletti ha sempre avuto la mia stima e considerazione. Prima di andare a Roma, dopo lo Zenit, mi venne a trovare a via 24 Maggio, dicendomi che purtroppo non poteva venire. Spalletti l’ho sempre avuto in grande considerazione, lo trovo anche giusto per il Napoli. Sa allenare le squadre molto bene. Anche noi, quando abbiamo giocato contro di lui, non è stato facile. Ha gestito delle situazioni particolari a Roma e Milano con l’Inter, dove mancava la proprietà. E se l’è cavata molto bene“, cosi si è espresso il patron azzurro Aurelio De Laurentiis durante la conferenza stampa avvenuta all’Hotel St.Regis di Roma, dove ha subito elogiato il neo tecnico partenopeo Luciano Spalletti.

Il presidente azzurro, si è poi soffermato su vari come l’argomento riguardante il nuovo progetto targato Napoli ed il possibile rinnovo del capitano Lorenzo Insigne: “Non ci sarà un ridimensionamento ma una presa di coscienza per rivedere il budget e tagliare le spese eccessive. Altrimenti si rischia di fallire. Se vedete in giro, molti miei colleghi hanno bilanci in rosso e molte Società non sono sane. Non credo basterà vendere un giocatore, bisognerà vendere calciatori che hanno aumentato a dismisura la parte salariale che il Napoli non può pagare. Purtroppo il Covid ci ha giocati un brutto scherzo e ne abbiamo pagate le conseguenze anche per l’assenza di istituzionalità”.

Rinnovo Insigne? “Con Lorenzo non ci siamo ancora visti perché è partito per la Nazionale. Ci rivedremo alla fine dell’Europeo e ci siederemo ad un tavolo per discutere il contratto”. 

Infine altri argomenti trattati come la questione Superlega e soprattutto la mancata vittoria contro il Verona nell’ultimo turno di campionato che non ha permesso ai partenopei di conseguire il posto in Champions League, obiettivo fondamentale anche per la prossima stagione: “Non sono mai stato a favore della Superlega. Non è facendo un super torneo a 12 squadre che si risolvono i problemi dell’economia del calcio. I problemi economici si risolvono se prendi coscienza che Champions e Europa League non servono economicamente a nessuno. Penso che dobbiamo creare un campionato europeo più equilibrato. Spagna, Francia, Inghilterra, Germania, Italia: queste principali Nazioni meriterebbero di discutare un loro mega campionato. Però bisogna dare la possibilità a tutti i Club di competere, non solo ai più ricchi, ma ai primi 6 Club classificati di ogni Nazione, in modo da poter premiare la meritocrazia”.

“Una spiegazione dalla squadra per la sfida contro il Verona? “Non voglio fare dietrologia, è chiaro che però son tutti ragazzi giovani. E’ come se fossero dei miei nipoti, in una cena in quel di Dimaro, è chiaro che è una conversazione che intratterrò guardandoli negli occhi cercando di avere delle risposte che forse non arriveranno mai, nel senso che vorreste voi“.

Gattuso?”Non ho mai pensato di esonerare Gattuso. Anzi convocai una riunione all’Hotel Britannique con Andrea Chiavelli in cui dissi alla squadra che l’allenatore sarebbe stato Gattuso fino al termine della stagione. Successivamente era già previsto che sarebbe andato via dopo questo campionato perché la sua mission era conclusa”.