CTP Autobus

Appalto a privati dei bus ANM che collegano Napoli e la provincia, attaccano i sindacati

Appalto a privati dei bus ANM per la provincia di Napoli. L’azienda dei trasporti di proprietà del Comune di Napoli ha aperto la procedura per l’affidamento “dei Servizi minimi di Trasporto pubblico suburbano”, per 3 mesi (91 giorni), al costo di 412mila euro. Si tratta delle linee bus che collegano Napoli città ai Comuni dell’hinterland, come Marano, Casoria e Portici. Resteranno invariate le tariffe dei biglietti. Le società interessate a gestire il servizio avranno tempo fino all’8 settembre per presentare le domande.

A tal proposito attaccano i sindacati che bocciano l’operazione: “Inaccettabile – affermano in una nota FILT-CGIL, UILTRASPORTI e UGL-FNA – la procedura indetta dall’ANM per l’affidamento di alcuni servizi sub-urbani rappresenta senza dubbio una resa totale per l’azienda. L’ANM anziché preoccuparsi di come evitare la soppressione di corse, sia per il servizio su gomma che su ferro, intende dismettere, ad altro soggetto, alcuni chilometri relativi ai servizi minimi di cui al contratto con la Città Metropolitana. Tutto ciò, evidentemente, è frutto di una mancata capacità organizzativa e dell’assenza di una visone industriale dell’azienda oltre che, probabilmente, di una volontà di ridimensionamento per la stessa. Il servizio reso da ANM va migliorato e rafforzato e il sub-affidamento di alcuni servizi non può essere una soluzione al riguardo. Viceversa, investimenti, acquisto nuovi mezzi, assunzioni e valorizzazione del personale interno sono le uniche leve attraverso cui imprimere la vera svolta”.

Sulla vicenda si è espresso anche Adolfo Vallini, sindacalista USB: “L’amministrazione comunale di Napoli, in controtendenza rispetto a quello che accade nel TPL campano, apre la porta ai privati attraverso il subaffidamento delle linee suburbane attualmente gestite da ANM sul territorio metropolitano per un periodo iniziale di 91 giorni. Il bando è pubblicato sul sito ANM. Dopo le tante linee dismesse in precedenza, con relativa contrazione dei servizi e del personale occupato, dovremo dire addio, probabilmente, anche alla gestione pubblica delle linee 5, 143, 144, 116, 156, 158, 162, 165, 167, 169, 173, 175, 176, 177 e C90″.

“Il tutto – continua Vallini – accade senza alcun confronto con le parti sociali e nel pieno silenzio dei vertici dell’ANM. Un fatto gravissimo, di cui eravamo stati facili profeti quando l’anno scorso denunciammo pubblicamente che il comune di Napoli stesse tagliando 19,5 milioni di euro di fondi per il TPL dal bilancio previsionale 2020/2022, successivamente approvato con delibera di giunta comunale 357/20. Sicuri che questo bando di affidamento abbia ricadute importanti sulla qualità dei servizi offerti ai cittadini e sui lavoratori, quest’ultimi spesso vessati da imprenditori privati che negano tutele e diritti in cambio del posto di lavoro, come USB abbiamo attivato le procedure e chiesto un incontro con il management ANM”.