Infermiere derubò un paziente morto di Covid, a processo il prossimo settembre

Infermiere derubò un paziente morto di Covid, facendo sparire i suoi oggetti più preziosi. Appropriazione indebita, è l’accusa dalla quale dovrà difendersi B.B. caporeparto dell’ospedale Monaldi di Napoli.

B.B., secondo l’accusa, si appropriò di soldi, oro e computer di un paziente morto di Covid ricoverato nel reparto dove lavorava. Una richiesta di rinvio a giudizio per peculato è quella che dovrà affrontare l’infermiere, 61 anni di Mugnano di Napoli, difeso dall’avvocato Luigi Marrone.

Secondo l’accusa, B. B. infermiere caporeparto dell’ospedale Monaldi di Napoli, si sarebbe appropriato di 150 euro, una collanina d’oro, un rosario, un cristallo e di un computer di Bartolomeo Sorrentino, ricoverato per un mese circa nel reparto Covid dell’ospedale napoletano e poi deceduto.

Sorrentino, noto architetto originario di Lettere in provincia di Napoli e conosciuto a Castellammare e dintorni, mentre lottava contro il mostro Covid isolato in un letto d’ospedale, veniva privato anche dei suoi effetti personali.

A denunciare quanto avvenne pochi giorni prima di Natale dello scorso anno, i figli del defunto, Niccolò e Lorenzo Sorrentino, già distrutti dal dolore per la perdita del papà, dovettero constatare che in ospedale erano spariti anche quelle poche cose che significavano il ricordo del loro padre.

Entrambi sono parte offesa nel processo che inizierà il prossimo settembre dinanzi al giudice per le udienze preliminari che dovrà valutare la richiesta di rinvio a giudizio del pm Di Mauro. Il 61enne infermiere napoletano è accusato, in qualità di caporeparto, di essersi appropriato degli oggetti personali di Bartolomeo Sorrentino durante la sua degenza o al momento della morte, senza restituire quegli effetti personali ai parenti dopo il decesso.

Nel corso delle indagini, delegate dal pm agli agenti della Squadra mobile della Questura di Napoli, sono stati ascoltati numerosi testi che hanno raccontato cosa è accaduto all’interno del reparto Covid del Monaldi durante la degenza di Bartolomeo Sorrentino; chi aveva in custodia, nelle fasi più dure della malattia del paziente, i suoi effetti personali e chi avrebbe dovuto consegnarli ai familiari.

Una storia triste che ora sarà al vaglio del giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Napoli, il prossimo 14 settembre. Sarà il Gip a valutare l’accusa del reato contestato nei confronti di B.B.