Afragola Rapimento

Rapimento Afragola: Giacomo preso dal padre naturale, gli altri 6 fratelli sono usciti poco dopo dalla Fiat Croma

La redazione di NanoTV ha raccolto nuovi dettagli sul rapimento avvenuto lunedì nel tardo pomeriggio ad Afragola, in via Amendola.

Come vi abbiamo anticipato ieri sera, si tratta di una vicenda familiare e purtroppo sono coinvolti altri ragazzi. L’unico “errore” che abbiamo commesso è che sono sette i ragazzi coinvolti nella vicenda e non quattro. All’esterno della gelateria si trovavano sette ragazzi, tutti figli di un uomo di origine serba e tolti ai genitori biologici. Sei di loro sono minorenni e sono affidati a diverse coppie adottive mentre l’unica maggiorenne del gruppo vive in comunità. Il padre è arrivato a bordo di un’automobile e si è creato un momento di grande caos. I ragazzini lo hanno riconosciuto e sono saliti sulla vettura, per poi scendere poco dopo. Tutti, tranne il 14enne, che è invece rimasto in macchina e si è allontanato con l’uomo.

Abbiamo raccolto la testimonianza di un operatore del settore che ha seguito le vicende di questa famiglia di origine serbe: Il minore si chiama Giacomo ed è di etnia serba. Lui con altri 6 fratelli e sorelle sono stati collocati in comunità nel 2017 e hanno fatto un cammino di aiuto poiché i genitori erano entrambi in carcere perdendo la responsabilità genitoriale. I primi quattro nel 2020 sono stati affidati a due coppie per essere adottati. Tra questi appunto Giacomo che è stato affidato ad una coppia di Arzano. Erano ad Afragola per la festa di compleanno di un’altra minore. La coppia è stata ed è una coppia molto umile e amorevole.

Il padre nel 2018 è stato scarcerato dall’Istituto Penitenziario di Santa Maria C. V. e doveva rientrare in Serbia con l’allontanamento dall’Italia. Dal 2018 in poi è sparito e non si è fatto più sentire. Probabilmente la figlia maggiorenne N., che è rimasta in contatto con i genitori, potrebbe aver architettato tutto questo. N. si troverebbe presso una comunità alloggio di Orta di Atella. È chiaramente un disastro istituzionale e soprattutto morale.

Questa importante testimonianza spiega ancora meglio la nostra notizia lanciata ieri sera, ovvero che i bambini che erano stati visti salire in auto erano almeno quattro. A questo punto, l’ipotesi più accredita è che quest’uomo di nazionalità serba, abbia tentato di ricostruire la sua famiglia, per far poi perdere le sue tracce. Al momento sono ancora in corso le ricerche.

Una ricostruzione finale della vicenda che toglie ogni dubbio sulla bontà del lavoro della redazione di NanoTV. E che mostra invece, come al solito chi sono coloro che sbandierano lo spauracchio delle fake news per manifesta inferiorità.

Centro San Ciro Riabilitazionev