Morti sul lavoro, Draghi: “fermare subito questa strage quotidiana”

Questi ultimi giorni sono stati funestati da una lunga serie di incidenti lmortali sul lavoro.

Il premier Mario Draghi ne ha parlato anche alla conferenza stampa di presentazione del Nadef.

“Vorrei esprimere il più sentito cordoglio del governo, mio, per i morti sul lavoro che ieri e oggi hanno funestato la scena e l’ambiente psicologico ed economico del Paese.

La più sentita vicinanza ai familiari e ai loro cari”, ha detto, leggendo i nomi delle vittime e osservando che quanto sta accadendo “assume sempre di più i contorni di una strage che continua ogni giorno”.

E ha sottolineato che il governo non può restare indifferente e che “c’è l’esigenza di prendere provvedimenti immediatamente, entro la settimana prossima.

E poi affronteremo i nodi irrisolti”. L’orientamento del governo è quello di prevedere “pene più severe e immediate”, ma anche “collaborazione all’interno dell’azienda per individuare precocemente le debolezze in tema di sicurezza lavoro“.

“È ovvio che i lavoratori che potranno partecipare a questa operazione non saranno responsabili di nulla.

 

Ringrazio i sindacato per il loro sforzo” -ha continuato il premier- che ha anche ricordato che “lunedì abbiamo avuto un incontro costruttivo con i sindacati, siamo tutti sulla stessa linea di pensiero, c’è una esigenza di prendere provvedimenti immediatamente, entro settimana prossima e poi ci sarà un piano
più organico e strutturale”.

 

Risiede anche un decremento per quanto riguarda le denunce. Si denuncia di meno l’infortunio, soprattutto, non lo fanno i ventenni.

In totale dal 2021 sono per ora 772 i morti sul lavoro. Nel lavoro agricolo é il più denunciato, anche per un fenomeno che non rende onore agli agricoltori, ” il caporalato”.

Anche la Chiesa attacca affermando il proprio dissenso e, passare dall’indignazione ai fatti.

Opta per un investimento  precauzionale e controllo adeguato “Questa é la lotta per il bene dei lavoratori – afferma la Cei.