Ucraina Soldato Russo

Soldato russo si arrende e i civili gli danno da mangiare e gli fanno chiamare la madre

Ucraina – L’immagine del soldato russo che si arrende e gli viene consentito di videochiamare la madre mentre consuma un pasto caldo sta facendo il giro del mondo.

Un gruppo di donne ucraine lo hanno prima rassicurato e poi sfamato, e infine gli hanno prestato un cellulare per poter contattare la sua famiglia. La scena è stata ripresa in un video e poi postata su diversi canali social.

Le immagini mostrano il giovane soldato russo, piuttosto spaventato, mentre mangia un pasto portatogli dai residenti del posto e sorseggia un tè caldo. Evidentemente provato dai giorni di battaglia trascorsi in strada al freddo e con poco cibo, il militare, seppur a tratti confuso e spaventato, accetta quando gli viene offerto, compresa la possibilità di chiamare sua madre. Accanto a lui però ci sono due donne e diversi uomini, tutti ucraini, alcuni dei quali anche armati: la più anziana gli porta del cibo mentre la seconda gli fornisce un cellulare per chiamare la madre.

Quando quest’ultima risponde è proprio lei a prendere parola perché il figlio soldato, sopraffatto dall’emozione, scoppia in un pianto che non riesce a trattenere. “Non preoccuparti Natasha, tuo figlio è vivo e vegeto. Ti chiamerà dopo“, le parola della ragazza ucraina che conforta la donna al telefono.

Una scena che conferma i racconti che vorrebbero l’esercito russo piuttosto provato da questi giorni di battaglia, un esercito affamato e stanco formato in larga parte da giovani, spesso adolescenti e bambini, che non conoscono la guerra e forse nemmeno la comprendono.

Andrea Scanzi ha commentato così questa immagine: Questo soldato russo è stato catturato dagli ucraini. Prima è stato rifocillato dai civili e poi gli è stato consentito di chiamare la madre, a casa, per tranquillizzarla (si fa per dire). I complottisti putinisti (e altre perversioni) diranno che è una scena studiata a tavolino, o comunque amplificata, per far passare gli ucraini ancora di più per “buoni”. Io ho un’idea diversa: i civili, quasi sempre, hanno un’umanità – anche nei momenti più tragici – che dittatori, guerrafondai e fiancheggiatori si sognano. E queste scene lo dimostrano.

Oceania Casoria